Non solo devozione Pietrelcina celebra il suo carciofo slow

Due giorni per rilanciare il turismo enogastronomico

Il carciofo
Il carciofo
di Donato Faiella
Venerdì 12 Maggio 2023, 09:07
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Oggi e domani viene riproposta, organizzata dalla Pro Loco, nel paese natale di San Pio, la «Sagra del carciofo di Pietrelcina». La manifestazione, giunta alla 43esima edizione, è l'occasione per conoscere una delle migliori prelibatezze della nostra regione. Apprezzato per gusto, fragranza, tenerezza e delicatezza, il l'ecotipo di carciofo, che cresce sulle colline della cittadina sannita, si caratterizza per la sua tipicità legata al territorio, rendendolo unico rispetto ad altre varietà dello stesso ortaggio.

Nei due giorni i visitatori potranno effettuare degustazioni, visitare la mostra-mercato, assistere a convegni, dialogare con i produttori e con gli esperti dello Slow Food. Comodamente seduti ai tavoli posizionati nel Parco Colesanti, posto nei pressi della sede municipale, i turisti ed i pellegrini troveranno accoglienza ed ospitalità, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale e degli attivisti della Pro Loco, che hanno lavorato in sinergia con tutte le altre associazioni operanti in paese. «Il carciofo di Pietrelcina -ci spiega Luciano Girardi, consigliere comunale con delega all'agricoltura - è una specie particolare che raggiunge un'altezza di 50-80 cm.

Produce capolini sferici, carnosi, con sfumature rosee e violacee. Il capolino centrale, chiamato "mammarella", può arrivare a un diametro di 15 centrimetri mentre i capolini secondari hanno dimensioni più ridotte».

«I carciofi di Pietrelcina aggiunge il vicesindaco Nicolino Cardone - sono apprezzati per la tenerezza e il sapore delicato. I campi di carciofo sono distribuiti in diversi appezzamenti e coltivati dai contadini del posto, e inoltre, recentemente, alcuni giovani hanno pensato all'ortaggio come possibile punto di partenza per sviluppare le proprie aziende agricole». Sembra che la coltivazione del carciofo, una pianta derivata dalla selezione orticola del cardo selvatico, sia stata portata nel Sannio da un funzionario statale, originario di Bari, nei primi anni dell'Ottocento. Da allora grazie al clima ed al tipo di terreno si è adattata molto bene divenendo una delle colture più buone e meglio lavorate a Pietrelcina.

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Lo stesso Padre Pio accoglieva con piacere chi, nel periodo di maggio, gli portava in dono, al convento San Giovanni Rotondo, i carciofi, soprattutto quelli cresciuti sui terreni di Piana Romana, dove da ragazzo, il futuro santo, aiutava spesso i genitori come agricoltore. «A seguire - dice Dario Faiella, presidente della Pro Loco ci sarà l'apertura della mostra mercato e si potranno degustare le bontà del carciofo nei vari stand gastronomici, collocati in tutta la vasta area di piazza Colesanti». «Nell'ultimo decennio conclude il sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone - si sono associati vari produttori della zona con la proposta di lavorare in sinergia con enti ed istituzioni. La sagra del carciofo diventa un punto centrale per pianificare lo sviluppo economico della nostra città, affiancando i prodotti della terra e quelli enogastronomici, al turismo religioso».
L'inaugurazione dell'evento è prevista per oggi alle 19, all'inizio di Parco Colesanti, location che ospiterà tutta la manifestazione esterne ed i vari concerti musicali. Domattina, alle 11,30, nella sala convegni, ubicata in prossimità di piazza Santissima Annunziata, si svolgerà un incontro sul tema «Pietrelcina e il suo carciofo, genesi e sviluppo». Prevista la partecipazione di numerosi esperti, tra cui docenti universitari, produttori e rappresentanti di Slow Food; a moderare il convegno è stato chiamato il giornalista Pasquale Carlo.
 

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