Rifiuti, un'altra notte di fiamme:
brucia (ancora!) lo Stir di Casalduni

Rifiuti, un'altra notte di fiamme: brucia (ancora!) lo Stir di Casalduni
Domenica 20 Ottobre 2019, 13:37 - Ultimo agg. 17:37
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Nel corso della notte torna a bruciare lo Stir di Casalduni, nel Sannio. In uno dei capannoni dell'impianto di trattamento dei rifiuti, lo stesso che fu interessato da un incendio nello scorso mese di agosto, sono divampate le fiamme. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che nel giro di qualche ora hanno domato le fiamme. Sull'accaduto indagano i militari per accertare le cause dell'incendio. 

«L'incendio ha interessato la stessa struttura già colpita pochi mesi fa: dunque, registro con amarezza il fatto che quando si tenta di dare corso al programma di riavvio delle attività dell'impianto dopo il disastro dell'agosto 2018 si verifica sempre qualcosa di grave che lo impedisce o almeno lo ritarda. D'altra parte, le cronache di tutto il Paese sono piene di eventi analoghi e, peraltro, solo pochi giorni fa altre fiamme hanno interessato un impianto Stir del Casertano: è un problema dunque che riguarda tutto il popolo italiano e non solo quello sannita». Così il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, commenta l'ennesimo incendio avvenuto la notte scorsa nello Stir di Casalduni.

«È forte, comunque, la mia preoccupazione - continua Di Maria - anche per il livello di sicurezza dell'intera struttura perché questo incide molto sulla capacità e i livelli gestionali e, ovviamente, anche per l'incolumità degli addetti della Samte che vi svolgono il proprio lavoro. Ho chiesto alla struttura tecnica dell'azienda partecipata una relazione sull'accaduto, che comunque è una conseguenza sia del dramma dell'agosto 2018 sia della pregressa gestione». «Intendo dunque rappresentare le mie preoccupazioni, i miei dubbi e le mie perplessità alle autorità di governo competenti, segnalando il rilievo strategico della struttura: credo che, per senso di responsabilità, sia necessario il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti e di tutta la filiera istituzionale» conclude il presidente della Rocca dei Rettori.
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