Rogo pneumatici: fiamme
e fumo lungo la Fondovalle

Rogo pneumatici: fiamme e fumo lungo la Fondovalle
di Enzo Napolitano
Martedì 2 Luglio 2019, 09:46
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Solo tanta paura e nessun incidente nella tarda mattinata di ieri lungo la Fondovalle Isclero, in località Tavernola, quando, una colonna di fumo si è sprigionata per il rogo di una ventina di pneumatici. L'odore acre e soprattutto la ridotta visibilità, per la densa nube nera che in pochi minuti ha interessato la carreggiata, ha creato non pochi problemi alla circolazione dei veicoli in transito sulla trafficata arteria.

 

Allertati dalla chiamata di automobilisti di passaggio, sul posto sono intervenuti prima gli agenti della polizia locale di Airola e, poco più tardi, i vigili del fuoco del distaccamento di Bonea, che in breve tempo hanno avuto ragione delle fiamme. Un principio d'incendio, quasi certamente opera di chi ha creduto in tal modo di cancellare traccia di quella discarica abusiva, senza rendersi conto di avere bruciato rifiuti speciali molto dannosi per la salute.
Come se non bastasse, a distanza di una mezz'ora, un altro principio d'incendio è stato segnalato a qualche centinaio di metri, in una delle aree di svincolo della rotonda di Paolisi. Anche in questo caso a bruciare sono stati dei rifiuti accatastati, ma le fiamme stavolta sono state domate da alcuni residenti. Un inizio settimana segnato dal forte caldo e da altri roghi d'immondizia che si sono registrati tra località San Giovanni e monte Tairano. E come spesso accade è la mano dell'uomo ad appiccare il fuoco: «Incendiare rifiuti speciali come è successo lungo una strada a scorrimento veloce evidenzia il comandante della polizia locale di Airola, Serafino Mauriello è un reato grave, in quanto, oltre al danno ambientale in sé, può arrecare pericolo alla circolazione, in quanto il fumo denso limita notevolmente la visibilità ai veicoli in transito, con il rischio di provocare incidenti. Ora bisognerà smaltire questi rifiuti speciali combusti, diventati pericolosi e alle spese dovrà compartecipare, sia per colpa che per dolo, il proprietario del suolo, adibito a discarica abusiva». Un reato penalmente perseguibile dal dl 152/2006 quello dell'incendio di rifiuti, che prevede la pena fino a due anni di carcere per chi viene sorpreso in flagranza e il concorso per colpa e per dolo del proprietario del terreno. Il fenomeno non riguarda solo le periferie ma anche luoghi frequentati. Qualche settimana fa, ignoti, in pieno pomeriggio, hanno appiccato il fuoco a una discarica abusiva di materiali di vario tipo: pneumatici, cassette di plastica e sterpaglie di vegetazione, depositati nel terreno antistante il cimitero. Un fumo denso e acre ha interessato la zona, provocando problemi di respirazione soprattutto alle persone anziane in visita ai propri cari. E non è la prima volta che ciò accade. Sarebbe giunti il momento di installare fototrappole digitali nascoste, in grado di identificare i responsabili. Una di queste è stata donata di recente al Comune da un consigliere comunale, ma resta inutilizzata.
 
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