Sannio Falanghina, l'ora di Biowine
per rilanciare i prodotti tipici

Sannio Falanghina, l'ora di Biowine per rilanciare i prodotti tipici
di Antonio Mastella
Domenica 20 Ottobre 2019, 09:27 - Ultimo agg. 10:21
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Il Sannio, i suoi tesori d'arte e naturali, le sue eccellenze agroalimentari, le sue bellezze, mai come ora, sono sotto i riflettori; lo si deve, in particolare, al titolo di «Città europea del vino» del quale è stato insignito dal consiglio nazionale di Città del vino, presieduta da Floriano Zambon. Cosa accadrà quando, con la fine dell'anno, dovrà cedere lo scettro ad un'altra città? La soluzione c'è perché le luci della ribalta restino accese; sta nel «Biowine», un progetto immaginato a sostengo di una provincia che crede nella vitivinicoltura sostenibile e nella tutela e valorizzazione del territorio.
 
È stato presentato ieri, nel Museo del Sannio, con il coordinamento di Luciano Pignataro. «Il Sannio, con i suoi vini, i suoi tesori ha sottolineato Marco Razzano, direttore di Recevin, aprendo i lavori sta emergendo. Vi fa da sfondo una realtà ambientale, storica e paesaggistica splendida, che purtroppo è ancora poco conosciuta. Biowine può e deve essere lo strumento adatto perché il Sannio sia in grado di attrarre un'attenzione costante». È dunque una sfida, alla quale il piano risponde con una programmazione di misure funzionali a esaltare la produzione vitivinicola, col presupposto che le aree a vocazione agroalimentare siano sempre più affidabili con la cura della biosostenibilità perché il consumatore, il turista ne sia definitivamente conquistato. «L'idea ha spiegato Giovanni Quaranta, autore del progetto è di adottare strumenti già sperimentati sui temi dell'innovazione tecnologica e della tutela dell'ambiente in viticoltura». Si tratta di rendere proprie le norme già operative nel Veneto, raccogliendole in un codice cui si sta lavorando. «È, a tutti gli effetti, ha svelato il relatore un regolamento di polizia rurale, posto a tutela della salute, dell'ambiente e del paesaggio rurale». Vi hanno aderito già i comuni di Guardia, Sant'Agata, Solopaca, Castelvenere. Altri 24 sono pronti a partecipare per dotarsi di una disciplina uniforme e condivisa da soggetti pubblici, privati, associazioni datoriali, imprenditori, contadini. Entusiasta dell'idea Carmine Coletta, vicepresidente del consorzio di tutela. «Siamo pronti a compiere la nostra parte per una simile prospettiva». «Siamo lieti ha sostenuto Zambon di poter mettere a disposizione del Sannio la nostra esperienza che ci ha portato successo». È un impegno che deve vivere della coralità di tutti i protagonisti. «Dobbiamo ha sollecitato Floriano Panza, sindaco di Guardia rimboccarci le maniche e fare un passo indietro come singoli perché il territorio nel suo complesso possa muoverne due in avanti». Va da sé che occorrono risorse. «La Regione ha chiarito Mino Mortaruolo, vicepresidente della commissione agricoltura è pronta col nuovo Psr a dare il massimo sostegno. Ma anche i Comuni devono attrezzarsi con il cosiddetto baratto amministrativo. Può decidere, in altre parole, di affidare i lavori di segnaletica, ad esempio, ad un'azienda, scomputandole le spese dalla Tosap». Non meno deciso a scendere in campo il presidente della Provincia, Antonio De Maria: «Vedo il nostro territorio con gli stessi occhi con cui un buon capitano d'industria guarda alla sua azienda curandola e seguendola quotidianamente. Dobbiamo agire per il nostro Sannio con un salto di prospettiva che deve essere in primo luogo culturale».

Nel pomeriggio lo stadio «Ievoli» di Sant'Agata de' Goti ha ospitato un triangolare tra le squadre di calcio della Nazionale Italiana Sindaci, la neonata Nazionale «Città del Vino» ed una selezione di giornalisti veneti e campani. Il torneo è stato vinto dalla Nazionale Italiana Sindaci. In campo tra gli amministratori sanniti il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, il vicesindaco di Solopaca Domenico Galdiero, l'assessore di Telese Guido Romano, i consiglieri comunali di Sant'Agata Carmine Valentino, Paolo Della Peruta e Pasqualino Ciervo e di Castelvenere Gianluca Falato.
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