È «afa» anche in Consiglio comunale, a cominciare dalle polemiche sulla mancata costituzione delle commissioni consiliari tra i capigruppo Bocchino, Petrillo e Barrasso. All’ordine del giorno: approvazione tariffe Tari 2024, assestamento e salvaguardia equilibri di bilancio. «La norma - ha esordito Alessia Accettola, assessora al bilancio – c’impone l’approvazione di tali argomenti entro il 31 luglio, ecco perché tutti e tre i punti sono stati validati dal Consiglio dopo essere stati affrontati dalla gestione commissariale. L’iter per l’approvazione delle tariffe Tari era partito a gennaio e conclusosi a giugno, quando l’ente d’ambito rifiuti di Benevento ha approvato il piano finanziario. È chiaro che, con tutti i buoni propositi, non c’era alcuna possibilità di manovra sulle tariffe che, comunque, non subiranno grandi variazioni. Lo stesso per la variazione al bilancio approvata dal Commissario il 14 maggio. È una fase di esplorazione utile a tracciare le basi per il futuro amministrativo. L’obiettivo principale che ci poniamo è quello di ridurre la pressione fiscale». Di tutt’altro parere le opposizioni.
Per Maurizio Bocchino «l’amministrazione aumenta la Tari e se ne lava le mani. I coefficienti per le utenze domestiche e per le attività commerciali e uffici sono arrivati alle stelle. È stato ratificato quanto fatto dalla gestione commissariale, a cui verrà data la colpa. Non hanno voluto neppure cambiare le date delle scadenze». Giovanna Petrillo parla di «aumenti vertiginosi» con incrementi del 18,9% sulle utenze domestiche e di aumenti fino al 21,09% e sulle utenze non domestiche. Giancarlo Bruno denuncia «una vera e propria abdicazione dietro l'alibi delle scelte commissariali».