Aldo Balestra
Diritto & Rovescio
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L'eruzione di Tonga
notizia sotto la cenere

Gli effetti dell'eruzione di Tonga
Gli effetti dell'eruzione di Tonga
di Aldo Balestra
Lunedì 17 Gennaio 2022, 20:37 - Ultimo agg. 22:39
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«Pita, alfiere olimpico di Tonga: il mondo di aiuti» (Ansa, 17.01.2022, ore 12,13)
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I meccanismi di un'informazione sempre più globalizzata restano complessi, a volte imperscrutabili. Seguono flussi anomali, non prevedibili. Le notizie più insignificanti o che interessano una piccola fetta di utenti - si pensi a quelle che riguardano il gossip di personaggi celebri - talvolta offuscano in scioltezza, e per giorni, drammi collettivi, mondiali. E se il Covid, da due anni, occupa gran parte degli spazi informativi, può anche accadere che la disastrosa eruzione di un vulcano sommerso come quello di Tonga,  in un'ampia area del Pacifico che include il regno di Tonga, le Fiji e la Nuova Zelanda, finisca per faticare a trovare spazio sui media.

Per giorni hanno tenuto banco soltanto, o quasi esclusivamente, le questioni dei giovani rampolli del regno inglese, l'assurda storia di Djokovic che pretende un lasciapassare perché lui può non vaccinarsi e vuol andare dove gli pare, le stranezze di Trump, grandi fratelli in tv et similia, i tormentoni del Quirinale ogni oltre immaginazione (e pudore), il campionato di calcio e così via.

Intanto in una parte del mondo un vulcano sommerso è esploso con una tale violenza che i segnali sono stati captati anche dai barometri amatoriali delle nostre parti.

Gran parte delle popolazioni di quel territorio - circa 100mila persone - sono fuggite sulle montagne temendo un effetto tsunami assai esteso (già arrivato debolmente anche sulle coste occidentali degli Usa), la cenere ha ricoperto completamente Tonga e si teme che sotto possano esserci vittime, non si sa quante.

Ora è arrivato un messaggio speciale per scuotere tutti: «Il mondo ci aiuti». Pita Taufatofua, il portabandiera di Tonga a tre Olimpiadi, diventato famoso per aver sfilato in due cerimonie a torso nudo, i muscoli scolpiti dall'olio dei lottatori, ha usato la sua celebrità per attirare l'attenzione su quanto accaduto nel suo arcipelago sconvolto dall'eruzione del vulcano.

Non ha più notizie del padre, lui come migliaia di persone che non hanno più contatti con i propri cari. Tutti i sistemi di collegamento sono saltati. Insomma, Tonga - un puntino dall'altra parte del pianeta - resta sepolta, sotto la cenere del suo vulcano e l'indifferenza del mondo "civilizzato". E così ogni informazione. Impossibile per ora stimare i danni, sapere quanta gente abbia perso la vita, la casa. In un angolo della terra è successo qualcosa di terribile. Non sappiamo cosa, ma intanto andiamo (anche) su Marte.
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«Conoscer quel che è giusto è assai difficile» (Aristofane)

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