Misfatti estetici

Misfatti estetici
Sabato 23 Gennaio 2016, 12:10
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Che a sbagliare i romanzi sia un poeta come Valerio Magrelli ci sta, ma che lo faccia anche Valentino Zeichen, dispiace. Perché con “La sumera” (Fazi) ha scritto un libro brutto, dove l’altezza dei suoi versi si disperde. È tutto lento: dalla trama ai dialoghi, e fa impressione conoscendo le sue poesie. Qua e là riappare l’ironia zeicheniana ma non basta, subito viene sommersa da descrizioni inutili e dialoghi peggiori. Sarà pure come dice Edoardo Camurri – nella quarta di copertina – che la stupidità è fuori dal romanzo, ma dentro c’è poco quasi nulla. Sembra un Moravia di seconda scelta, con personaggi piatti, di una fattura così grossolana da apparire imbarazzante. Dispiace, perché Zeichen ha lingua e mondo, ma in questa opera non ci sono. C’è, invece, l’eco di una aristocratica sciatteria. Un peccato veniale rispetto alle sue poesie – da rileggere –. 
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