Pagine gialle

Venerdì 12 Dicembre 2014, 12:22
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C’è da capire Carofiglio che rifà se stesso paro paro, non potendo più copiare la realtà, perché è stato investito di un compito più grande di lui.  Ma è tutta la categoria dei giallisti che è stata nominata risolutrice dei problemi dell’editoria italiana: libri e giornali. Prima l’illusione che i gialli fossero migliori dei reportage, poi l’appalto della verità, infine l’invasione di commenti che se la giocano con l’uscita dei libri, tanto che non si sa più se i libri sono commenti alla realtà o se la realtà è un compendio dei libri: uno ogni 4-5 mesi. Camilleri e i suoi figli, rischiano di mandare in crisi non solo Amazon ma persino i collezionisti che litigano per i loro titoli che si susseguono e non oso immaginare cosa accadrà per gli apocrifi e le uscite postume. Per brevità posso dire che i giallisti italiani stanno all’editoria come la legge Gasparri alle tv. Il resto è un paese a pezzi che domanda storie che non fanno riflettere ma che invece riflettono lo spirito del tempo, finiremo per pettinarci con le armi dei delitti. 
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