Dopo cinque mesi da ostaggi, dal loro volto è scomparsa qualsiasi traccia di quei sorrisi e quell'entusiasmo per quel progetto umanitario da loro messo in piedi e avviato incuranti, forse oltre il limite dell'incoscienza, degli enormi rischi. Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate (Bergamo) e Greta Ramelli, 20 anni, di Varese, sequestrate in Siria la notte tra il 31 luglio e il primo agosto di quest'anno, sono ricomparse in un video apparso su YouTube. Il volto inespressivo avvolto dal chador nero, le due cooperanti del progetto Horryaty che mirava ad aiutare la popolazione civile siriana stremata dalla guerra, hanno fatto sapere di essere «in grande pericolo».
«Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo» dice con un filo di voce in inglese la ragazza di Brembate tenendo gli occhi bassi mentre accanto a lei Vanessa mostra un foglio con sopra scritto "mercoledì" (in inglese) 17-12-2014. «Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale.
Se autentico, il video conferma che c'è una trattativa e che questa potrebbe essere vicina alla fase finale. Quel far dire alle due giovani cooperanti che «siamo in grande pericolo» - cosa ovvia data la loro situazione di ostaggio - potrebbe significare "fate presto perché non c'è più margine di trattativa".