Quarto intervento per Angela
in coma dopo il bypass

Quarto intervento per Angela in coma dopo il bypass
di Ornella Mincione
Giovedì 10 Febbraio 2022, 07:41 - Ultimo agg. 08:08
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Le condizioni sono gravissime, ma resta stabile. Angela Iannotti, la giovane donna di 28 anni, madre di due bimbi di tenera età, ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta tiene duro, anche se ieri ha dovuto affrontare un altro intervento in urgenza. Si è trattato di una complicanza correlata alla patologia che ha. La sepsi, infatti, la massiccia infezione per cui è stata accompagnata in emergenza il 3 febbraio scorso alle tre di notte, ha continuato a macerare i tessuti interni, nonostante il lungo intervento durato cinque ore di mercoledì scorso nel corso del quale l'addome, in piena setticemia, è stato «pulito» dall'equipe medica, coordinata dai chirurghi d'urgenza del nosocomio a rilievo nazionale. Quella di ieri è stata la quarta operazione a cui è stata sottoposta Angela.

La storia della giovane sammaritana inizia nel giugno dell'anno scorso, circa nove mesi fa, quando esprime il desiderio di dimagrire e decide di ricorrere alla chirurgia bariatrica. Sceglie un chirurgo napoletano che opera la paziente in una struttura abruzzese. L'intervento viene condotto in laparoscopia, con un by pass gastrico, una sorta di deviazione del percorso di assorbimento degli alimenti. Il post operatorio, però, non va secondo i programmi: c'è un problema di malassorbimento. Angela presenta sintomi di malessere accompagnati da febbre e difficoltà respiratorie e cardiache, con affanno. Da qui, la decisione venti giorni fa di affrontare un secondo intervento, non più in laparoscopia, bensì in laparotomia esplorativa, cioè aprendo l'addome, con un intervento «aperto». Questa volta il chirurgo sceglie una struttura dell'hinterland casertano.

Anche in questa circostanza, però, il decorso post operatorio non è sereno e Angela ha febbre a 40 gradi e forti dolori: si tratta dell'inizio di una peritonite.

Nonostante i diversi giorni durante i quali la paziente ha cercato di resistere, alle tre del mattino del 3 febbraio viene accompagnata d'urgenza al Pronto Soccorso dell'ospedale di Caserta dove i medici si accorgono della gravità delle condizioni cliniche. In cinque ore, l'equipe medica chirurgica pulisce l'intero addome dall'infezione che ormai aveva interessato tutta la zona. Dopo, il trasferimento in rianimazione dove Angela è monitorata costantemente e in maniera assidua.

Ieri, un'altra complicanza insorge nell'addome di Angela perché la sepsi ha continuato a macerare i tessuti. È stato necessario un altro trattamento chirurgico grazie al quale i chirurghi hanno «pulito» ancora l'addome della donna. La prognosi resta riservata e stando alle opinioni di medici ospedalieri, la paziente ha già resistito alla setticemia per diverso tempo. Non resta che aspettare l'evoluzione della storia. La speranza è che la necrosi portata dall'infezione non continui a mangiare i tessuti, specialmente quelli degli organi vitali. Intanto, fuori il reparto della rianimazione dell'ospedale di Caserta amici e parenti di Angela vegliano e vivono ore di ansia per lei. Il marito di Angela, però, ora vuole capire le responsabilità dell'accaduto e ha già presentato denuncia al commissariato della Polizia di Stato di Marcianise attraverso i suoi legali, Gaetano e Raffaele Grisileo. L'accusa è rivolta al chirurgo che ha eseguito i due interventi e sarà la magistratura poi ad accertare le responsabilità.

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