Asta per lo zuccherificio, arresto bis per Ziccardi

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di Mary Liguori
Martedì 13 Dicembre 2016, 08:39
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CASERTA - Anche il gip di Napoli ha ritenuto validi gli elementi raccolti a carico di Salvatore Ziccardi, l’amministratore giudiziario arrestato con l’accusa di aver chiesto una tangente da 200mila euro all’imprenditore Alberto Di Nardi in cambio di una «soffiata» che gli fosse utile per aggiudicarsi l’asta per la vendita della zuccherificio di Pignataro Maggiore. L’ordinanza bis è stata spiccata ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Pietro Carola su richiesta del pm Ida Frongillo della procura di Napoli. L’ufficio diretto da Giovanni Colangelo ha infatti ricevuto gli atti da Santa Maria Capua Vetere dopo che il tribunale del Riesame ha dichiarato incompetente la procura casertana per questioni territoriali. È stato infatti il pool sammaritano reati contro la pubblica amministrazione (sostituto procuratore Carlo Fucci) a coordinare i carabinieri di Maddaloni (agli ordini del capitano Pasquale Puca) nell’inchiesta sfociata nell’arresto dell’ufficiale giudiziario nominato dalla Dda per vendere all’asta lo zuccherificio ex Ipam che fu di proprietà di Dante Passarelli, imprenditore ritenuto al soldo del clan dei Casalesi.
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