Autista morto a Marcianise
nella piazzola dell'Hbc Coca-Cola

Autista morto a Marcianise nella piazzola dell'Hbc Coca-Cola
di Biagio Salvati
Sabato 30 Luglio 2022, 11:00
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La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato un'area dello stabilimento di Marcianise della Hbc Italia (dove si imbottiglia la Coca Cola) ed ha aperto un'indagine dopo la morte di un autista avvenuta durante una manovra di un camion guidato da un suo collega. Secondo l'Ispettorato del Lavoro e i carabinieri, potrebbe trattarsi di un probabile incidente mortale sul lavoro le cosiddette morti bianche - avvenuto giovedì scorso nello stabilimento che si trova nell'area industriale di Marcianise. La vittima, originario di Angri, in provincia di Salerno, è il 58enne Salvatore Fattoruso.

L'uomo era dipendente di un'azienda di autotrasporti con sede nella regione Sardegna e stava lavorando nel deposito dove si imbottiglia la bibita.

Dai primi accertamenti eseguiti, è emerso che il lavoratore è stato colpito da un camion il cui autista stava facendo una manovra in retromarcia: Fattoruso avrebbe quindi rimproverato l'autista con la frase «Ma non mi hai visto?». Dopo queste parole, però, si sarebbe subito accasciato al suolo perdendo i sensi. Purtroppo una volta portato in ospedale, a Caserta, è deceduto per arresto cardiocircolatorio. È da stabilire se la morte sia stata una conseguenza dell'impatto o sia deceduto per altre cause. Questo ha spinto la Procura sammaritana a disporre l'autopsia. 

Al momento la dinamica è in fase di accertamento da parte degli inquirenti che hanno raccolto testimonianze e acquisito le immagini catturate dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento dove si lavora con la massima sicurezza. La morte dell'operaio ha lasciato senza parole molti colleghi della vittima, sconvolti e addolorati per quanto accaduto. Quello delle cosiddette «morti bianche» è un fenomeno che tocca tristemente la Campania e soprattutto la provincia di Caserta dove gli ultimi dati a disposizione parlano di una percentuale di 4,39, oltre tre volte la media nazionale: Terra di lavoro, si attesa al quarto posto in questa graduatoria nazionale. 

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Proseguirà, intanto, dopo la sessione feriale, un processo davanti ai giudici del tribunale sammaritano, a carico di tre persone rinviate a giudizio per la morte colposa di un operaio di Mugnano di Napoli, Antonello Migliaccio deceduto nel marzo del 2019 mentre effettuava dei lavori all'interno del capannone della «Multicedi» di Pastorano. Il processo è carico del 63enne Pietro Ragozzino, legale della società «Multicedi S.r.L.», committente dei lavori e proprietario del capannone; Salvatore Luiso, 59 anni, legale rappresentante della «Due Elle Multiservizi» e Gennaro Rossi, 43 anni. I tre rispondono di omicidio colposo e violazioni alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. 

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