Strisce blu ovunque, anche davanti a barriere temporanee di strade chiuse, a confine con incroci. Continua ad essere oggetto di critiche e polemiche l'avvio della sosta a pagamento ad Aversa. Un servizio che mancava da cinque anni nella città normanna, ma che è stato avviato dopo un capitolato che sembra essere stato scritto da chi non conosce Aversa e i suoi bisogni in campo di mobilità stradale. Come se non bastasse quel capitolato, poi, altre strisce blu stanno sorgendo a casaccio per porre rimedio ai posti auto sottratti alla sosta a pagamento dal restyling di piazza don Giuseppe Diana. Se a questo si aggiunge che l'intera organizzazione sembra non soddisfare né i commercianti né gli automobilisti sia aversani che quelli che vengono in città dai centri vicini, si intuisce facilmente che si è di fronte ad un pateracchio che non piace a nessuno, compresa la ditta che ha avuto la travagliata assegnazione del servizio di sosta a pagamento, considerato che si trova tra i classici incudine e martello, ossia, l'amministrazione da un lato e gli automobilisti dall'altro.
A dare il colpo di grazia alla pazienza degli aversani è stato il tracciamento delle strisce blu a ridosso della chiusura temporanea di un tratto di strada di piazza Marconi chiuso dal mese di dicembre del 2019 a seguito del crollo parziale dell'ex convento di San Girolamo.
«La pochezza di questa amministrazione ha dichiarato dall'opposizione Alfonso Oliva - la si denota dal fatto che da oltre un anno non riesce a riaprire questa strada e l'aver tratteggiato gli stalli blu davanti alle transenne è la definitiva consacrazione che la chiusura ormai è la ordinarietà». «Anche in questo caso - commenta da parte sua il consigliere comunale del M5S Roberto Romano - il problema è di carattere gestionale. La precedente amministrazione ha dato un indirizzo politico nel volere la sosta a pagamento, le responsabilità sono del dirigente che ha dato concretezza all'indirizzo politico. A rispondere di queste sconcezze, di queste infelici scelte è solo ed esclusivamente il rup di questa gara e non la politica».
A tenere banco in città anche l'installazione di quaranta nuovi cestini gettacarte. Un'azione di ordinaria amministrazione che la maggioranza ha celebrato con annunci e selfie criticati dalle opposizioni. Il caso ha voluto che uno dei cestini ostruisse la pista ciclabile in via Saporito. Nuova polemica e cestino spostato, ma solo con un annuncio sui social senza selfie celebrativo da parte degli esponenti della maggioranza arcobaleno.