Bambini picchiati in asilo condanne-bis per le maestre

Processo di Appello per i fatti di Casapulla, 3 anni di carcere alla direttrice

Bambini picchiati in asilo condanne-bis per le maestre
di Biagio Salvati
Giovedì 23 Novembre 2023, 09:52
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Un inasprimento di una condanna per una maestra, una leggera diminuzione della pena per la direttrice e un'altra insegnante e una importante condanna in solido con una provvisionale di circa cinquantamila euro a favore delle 24 parti civili. Il tutto, oltre al pagamento delle spese legali e al prosieguo degli arresti domiciliari per due imputate, applicati con pesanti restrizioni, fino all'estinzione delle pene. Termina così, in Corte di Appello e un concordato con patteggiamento, il processo alle tre insegnanti condannate a dicembre del 2022 per i maltrattamenti su alcuni bambini dell'istituto "Le Piccole Pesti" di Casapulla.

Il verdetto si è chiuso con la condanna a 3 anni per la direttrice Francesca Merola; condannata, invece, a 2 anni la maestra Valeria Eliseo e a 3 anni la sua collega Anna Lucia Spina. I domiciliari proseguiranno per poco più di un anno residuo di pena - per Merola e Spina (la Eliseo era già libera) ma ci sarà un'azione di risarcimento in separata sede civile. Stando alle immagini delle telecamere piazzate nei locali della scuola, i bambini venivano imboccati con violenza durante il pranzo o messi in punizione con le mani sulla testa e lasciati soli a piangere.

Oppure ricevevano spintoni o trascinamenti a terra fra urla delle maestre che inveivano contro bambini di età fra 1 e 6 anni.

Il processo riguardava episodi risalenti alla fine di ottobre del 2021, quando la madre di due bimbe che frequentavano la scuola denunciò ai carabinieri i presunti maltrattamenti di cui le piccole erano rimaste vittima. In particolare, la più grande delle due aveva raccontato alla madre che veniva imboccata con violenza dalle maestre durante la mensa; la madre ha poi scoperto che lo stesso trattamento veniva riservato anche alla più piccola delle sorelline. I carabinieri di San Prisco della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, dopo le segnalazioni, misero sotto controllo i cellulari delle tre maestre che si occupavano delle due classi in cui erano le sorelline e, all'interno delle aule, installarono delle telecamere (all'insaputa della titolare-maestra) per trovare riscontri alla denuncia.

Video

Le immagini mostrarono che i maltrattamenti delle tre maestre erano sistematici, tra schiaffoni, strattoni, grida e modi piuttosto violenti, specie quando i bimbi facevano qualche capriccio durante i pasti. Chi piangeva veniva lasciato solo e sgridato, umiliato e qualche volta preso a schiaffi o messo in un angolo con le mani in testa; qualche bimbo veniva tirato giù con forza dalla brandina. Elementi di prova sono poi emersi dai messaggi scambiati dalle insegnanti su WhatsApp e dai racconti di altri genitori. Impegnati per la parte civile gli avvocati Francesco Fabozzi, Carlo De Stavola, Luigi Tecchia, Domenico Pigrini e, per la difesa, gli avvocati Giuseppe Stellato e Antonio Treppiccione.
 

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