Blocchi, frane, divieti ignorati e la beffa dei segnali turistici ma la Panoramica è chiusa

Il tratto di collegamento tra il Borgo e Castel Morrone viene comunque percorso da tanti automobilisti

Blocchi, frane, divieti ignorati e la beffa dei segnali turistici ma la Panoramica è chiusa
di Franco Tontoli
Giovedì 29 Dicembre 2022, 09:06 - Ultimo agg. 09:07
3 Minuti di Lettura

La Panoramica pedemontana da oltre un decennio virtualmente chiusa, la segnaletica ai versanti di Casertavecchia e Castel Morrone impone il divieto di transito per pericolo di frana, i blocchi di cemento armato lasciano varco agevole alle auto e, quindi, anche a pedoni e ciclisti, la strada è percorribile anche se a rischio di chi i segnali di divieto li ignora tranquillamente. Dal versante Castel Morrone, al culmine della salita da Puccianiello ed anche da San Leucio, splende il trionfo della segnaletica turistica, chiara e ordinatissima per indirizzare a Casertavecchia-borgo medievale, duomo di San Michele Arcangelo, Cappella San Rocco, Croce del Giubileo-Monte Cerreto, Eremo di San Vitaliano, Sacrario della Memoria dei Caduti nelle Missioni di Pace.

Accoglienza turistica di primordine, le abbiamo elencate fedelmente le località strafalcioni ortografici compresi , a qualche metro un altro palo sbilenco per il carico di segnaletica pubblicitaria degli esercizi di ristorazione e ancora a un paio di metri, l' alt che smentisce a forestieri e residenti le indicazioni elencate.

Soprattutto in tempi di catastrofi da dissesti geologici di territori anche dalle nostre parti non è il caso di scherzare, ma dall'amministrazione pubblica responsabile della manutenzione della Panoramica oltre alla segnaletica di divieto di transito non si è andati.
È come dire: Vi infortunate per caduta massi o per frana? Peggio per voi, ve lo avevamo detto. E l'ammonimento resta da un quindicennio, nessuno ad adoperarsi per la messa in sicurezza della strada 4 chilometri di bellezza paesaggistica e di grande utilità per i collegamenti tra le borgate collinari e Castel Morrone e Caiazzo che sono confinanti a ripristinare lunghi tratti di guard rail abbattuti, ad eliminare dossi, a ripristinare la percorribilità ordinata su lunghi tratti di asfalto sbriciolato. Una Panoramica disastrata, selvaggia, agevolmente transitabile soltanto da cinghiali, come l'esemplare grosso e pasciuto che ieri, a mezzogiorno, è scomparso fulmineo dall'obbiettivo del fotografo.

Video

«Una sola volta ne ho incrociati un paio dice una podista per niente impressionata che si trovava a transitare , gli animali attraversano spediti la strada, si avventurano nei pressi delle due ultime ville del versante del Borgo e dei cassonetti dei ristoranti, se li si ignorano non sono pericolosi». Prosegue: «Ciò che è pericoloso oltre che scandaloso è il disinteresse di chi alla messa in sicurezza di questa bellissima strada dovrebbe provvedere e non lo fa. Questo tratto di collegamento tra il Borgo e Castel Morrone e Limatola e il Caiatino viene comunque percorso da tanti automobilisti, pendolari per motivi di lavoro, oltre che da ciclisti e podisti. Se il divieto deve essere rispettato vanno usati strumenti più efficaci, è logico che dell'eccezione per i mezzi di soccorso se ne approprino tutti».
La strada fu realizzata dal Corpo Forestale dello Stato, oltre che come sistema tagliafuoco sul tratto di catena collinare si rivelò preziosa per il collegamento tra le due colline e le borgate, al taglio del nastro inaugurale seguì il progressivo abbandono, disfacimento dell'asfalto, abbattimento di alberi da incendi e temporali, unico provvedimento i segnali di divieto di accesso. La strada rientra nel territorio comunale, nel 2018 fu annunciato un progetto di risanamento ambientale per accedere a finanziamenti regionali previsti dal Por Campania 2014-2020, il tutto per l'importo di 4,5 milioni di euro. Non se n'è fatto nulla, tutto allo stato di letterina a Babbo Natale e conseguente giacenza nei depositi-dimenticatoio, e permanente noncuranza dello stato disastroso.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA