Campania, non solo Coronavirus:
«Il veleno dei roghi brucia le narici»

Campania, non solo Coronavirus: «Il veleno dei roghi brucia le narici»
di Fabio Mencocco
Mercoledì 12 Agosto 2020, 11:18 - Ultimo agg. 11:22
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Basta scrutare il cielo di Villa Literno, ma anche quello dei territori limitrofi come Casal di Principe e Villa di Briano, per scorgere piccole o grandi formazioni di fumo nero. Roghi, di notte e di giorno, derivati molto spesso dall'incendio di plastica. Ma in questo periodo non si tratta di plastica qualsiasi, nella maggior parte dei casi a bruciare sono le manichette utilizzate per irrigare. Materiale usa e getta che viene poi dato alle fiamme quasi come se fosse un male minore.

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LA SPIEGAZIONE
Queste manichette vengono molto utilizzate in agricoltura, soprattutto per irrigare i pomodori, vero oro rosso di Villa Literno, ma che negli ultimi anni ha conquistato centinaia di ettari di terreno anche in altri territori dell'agro aversano. Sul problema roghi è intervenuto il consigliere di opposizione Antonio Ucciero del gruppo Noi Liternesi che offre una prima soluzione al problema: «C'è la disponibilità di una società che gestisce rifiuti sul territorio di Villa LIterno, la Be.Ma., a prelevare le manichette di plastica in modo totalmente gratuito». Per farlo serve un intervento da parte dell'esecutivo, che in questo momento è «orfano» del sindaco. Nicola Tamburrino dopo essere stato riabilitato a portare la fascia tricolore ha deciso di prendersi qualche settimana di pausa, lasciando tutto nelle mani del vice Valerio Di Fraia. Il primo cittadino, che ha dovuto affrontare vicende giudiziarie, sta meditando anche un possibile addio. «Serve un intervento da parte di chi guida il paese, anche perché è proprio questo il periodo in cui si accumulano le manichette nelle campagne», dice Antonio Ucciero.

L'ACCUSA
«Si sa qual è il periodo in cui vengono raccolti i pomodori, non è possibile che non si offra mai una soluzione alternativa», dice il consigliere di opposizione che spiega: «Bruciare i rifiuti è da condannare, ma va anche sottolineato che a Villa Literno non c'è nessun servizio che possa agevolare lo smaltimento delle manichette».

IL FUOCO
Intanto, anche in questi giorni sono continuati i roghi nel vasto territorio liternese, 70 chilometri quadrati con un piccolo centro urbano e una sterminata periferia. Proprio in aperta campagna diventa ancora più semplice per chiunque depositare e dare fuoco. Non è un caso se negli anni addietro sono stati segnalati roghi di eternit e altro materiale speciale, lo stesso bruciato solo qualche settimane fa nei pressi della provinciale per Ischitella. Un destino comunque anche ai territori limitrofi, ancora piagati dal problema roghi. Anche l'estate 2020 viene caratterizzata dalla presenza di fumo nero denso e acre.
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