Caserta, gli alberi malati sono in caduta libera: tragedia sfiorata in via De Gasperi

Nessun controllo per il verde, i tronchi restano in strada

Caserta, uno degli alberi caduti
Caserta, uno degli alberi caduti
di Franco Tontoli
Giovedì 1 Dicembre 2022, 09:43
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Un autocarro, ieri intorno alle 11,30, raccoglieva in via Settembrini i grossi rami spezzati sabato scorso da un albero appena a ridosso del porticato all'angolo con via G.M. Bosco, un'operazione di recupero che dovrà continuare anche in altre zone che riporta alla figura dei monatti che raccoglievano cadaveri durante la pestilenza descritta da Alessandro Manzoni.

Ancora al suolo resti arborei in via Rosselli, un albero di oleandro di medio fusto; in via Tescione sulla spalletta parallela al marciapiede presso il mercatino rionale; in via De Gasperi, un grosso tronco secco e fradicio e grossi rami da un tronco vicino altrettanto fradicio e pronto a stramazzare nella sua interezza.

Questi ultimi due stramazzamenti rientrano fra gli eventi annunciati, si sono verificati poco prima che gli operai della ditta incaricata dal Comune provvedessero alla sola rimozione in via Settembrini, per le altre si aspetterà una nuova richiesta di intervento se qualcuno, nella cabina di regia del Servizio Tecnico municipale, si è accorto degli ingombri.

La distrazione è costante, la mancanza di interventi anche quando pubblicamente sollecitati è rituale e lasciano perplessi gli encomi degli amministratori distribuiti ai competenti servizi a disastri avvenuti, quando si tratta di mettere in sicurezza le aree dove gli incidenti si sono verificati con un po' di metri di nastro biancorosso.

Incidenti che hanno sfiorato la tragedia per la più palese mancanza di prevenzione e di controlli che, seppure annunciati, o non sono stati fatti o effettuati in maniera superficiale da chi dovrebbe essere chiamato a renderne conto. Ci riferiamo agli ultimi due alberi palesemente in agonia da mesi in via De Gasperi, erano in lista d'attesa per il collassamento, uno del tutto rinsecchito e senza fogliame, l'altro a qualche metro di distanza con abbondante frondosità ma come il primo che era un morto in piedi col tronco del tutto svuotato, un miracolo che i due fusti si siano mantenuti ancora in verticale, sia nella calura di giugno, luglio e agosto che comportò la caduta di un paio di alberi in piazza Duomo, via Ruggiero e piazza Cattaneo.

Il pericolo rappresentato da queste due tronchi sul marciapiedi, a pochissimi metri dall'ingresso degli istituti scolastici Manzoni e Mattei, fu rappresentato e fotograficamente rappresentato più volte da Il Mattino nel giugno, luglio, settembre e novembre scorsi. Era stata descritta la precarietà delle condizioni dei tronchi, completamente vuoti, la sola corteccia li manteneva in piedi, uno dei due del tutto rinsecchito, il secondo con pesante frondosità nonostante l'inconsistenza del sostegno.

Ripetute segnalazioni negli ultimi sei mesi, quindi, e nessun sopralluogo, nessun intervento demolitore prima che ci pensasse la forza del vento di ieri mattina. L'eloquenza delle foto la dice tutta sul pericolo fortunatamente evitato in danno di persone e auto parcheggiate a pochi centimetri, tronchi infradiciati riversi lungo il marciapiedi che hanno sfiorato la colonnina erogatrice dei biglietti del pagamento sosta negli stalli blu. Via De Gasperi è caratterizzata da doppia fila di alberatura, in piazza Duomo sopravvivono altri sette esemplari di Melia come quelli collassati il 12 agosto e la scorsa settimana, altri alberi di alto fusto in via Ruggiero, della specie dell'esemplare caduto perpendicolarmente alle strada alle metà dei giugno: sarà possibile ottenere certificazione sul loro stato di sana a robusta costituzione fisica?
 

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