Caserta, movida con rissa tra i vicoli: «Garantire la sicurezza»

Altra lite notturna in via Ferrante

Presidio in via Gramsci
Presidio in via Gramsci
di Daniela Volpecina
Lunedì 13 Novembre 2023, 07:43 - Ultimo agg. 17:57
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«Ho sentito delle grida più forti del solito, così mi sono affacciato al balcone e ho visto dei ragazzi che si spintonavano, alcuni tavoli a terra e tanta confusione. Poi è passata una pattuglia dei carabinieri e c'è stato un fuggi fuggi generale». A raccontare l'ennesima rissa, avvenuta l'altra notte intorno alle 2,30 in via Ferrante, dopo quella registrata una settimana prima, è uno dei residenti del centro storico. Resoconto di un altro weekend all'insegna della movida selvaggia e violenta che sta mettendo a dura prova la resistenza di centinaia di cittadini. E non solo per motivi di sicurezza e ordine pubblico. A infastidire sono anche i rumori molesti, gli schiamazzi notturni e soprattutto la musica diffusa contemporaneamente, attraverso delle casse posizionate all'esterno oppure sulla soglia, da tanti locali e che, nel caso specifico di questo sabato, si è protratta anche fino alle 4. E ciò nonostante siano aumentati controlli e sanzioni da parte di vigili e forze dell'ordine. Dalla polizia municipale fanno sapere infatti di aver elevato a seguito di una serie di controlli e ispezioni effettuati sabato sera tra i pubblici esercizi del centro storico tre verbali per occupazione abusiva di suolo pubblico e multato un'attività su corso Trieste per aver diffuso musica all'esterno.

Il regolamento comunale consente infatti soltanto la filodiffusione all'interno dei locali e non oltre un certo orario ma solo se dispongono della valutazione di impatto ambientale. L'articolo 35 in particolare recita che «i locali devono essere strutturati in modo tale da non consentire a suoni e rumori di essere uditi all'esterno». La multa in questi casi supera i mille euro.

La sera prima, nell'ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio definiti dal Tavolo di osservazione sulla sicurezza della Prefettura, erano state accertate violazioni amministrative per un valore complessivo di diecimila euro e sequestrati cinquanta chili di alimenti per violazione delle norme sulla tracciabilità. Oltre a essere contestata, in un ristorante, la presenza di tre dipendenti non regolarmente assunti. Operazioni interforze sempre più frequenti dunque che non sembrano tuttavia riuscire a ridimensionare un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più vaste anche per effetto di nuove aperture.

«Il Comune continua a rilasciare licenze per esercizi di somministrazione nel centro storico fa notare Rosy Di Costanzo, presidente del comitato dei residenti senza preoccuparsi di verificare che i nuovi locali rispettino regolamenti e ordinanze. Anzi abbiamo il dubbio che i nuovi esercenti non ne conoscano proprio l'esistenza considerato che li violano tutti. Vorremmo prendere visione delle multe elevate, conoscerne l'entità, i destinatari e le motivazioni per comprendere come mai non cambia mai nulla in queste strade. Le uniche notti in cui riusciamo a riposare sono quelle in cui piove. A Caserta è il maltempo a mettere un freno alla mala movida non certo le multe o i controlli».

Gli esposti annunciati dai residenti nelle scorse settimane intanto sono pronti e stanno per partire. «La nostra non sarà una denuncia civile continua Di Costanzo - noi denunceremo illeciti penali e violazioni gravi per le quali chiederemo l'intervento della magistratura.

Tanti cittadini peraltro stanno registrando uno strano andirivieni tra questi locali e chiedono una intensificazione delle ispezioni. Va tutelata la sicurezza di chi vive qui e anche il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione».

Non si è fatta attendere la replica dell'assessore comunale alle attività produttive, Emiliano Casale, che rivendica l'efficacia dei controlli: «Il territorio cittadino è costantemente monitorato dice - per effetto di un coordinamento interforze che ci vede operare al fianco di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Ne sono prova i verbali elevati ogni settimana così come la presenza costante di volanti e pattuglie nelle strade del centro». E a proposito delle nuove licenze aggiunge: «Al Comune, come previsto dalle leggi nazionali, viene presentata la Scia. L'Ente poi insieme all'Asl verifica che tutta la documentazione sia in regola per consentire al gestore di aprire il locale. È questo il nostro compito. Spetta al coordinamento interforze un eventuale sopralluogo successivo e, se in quella circostanza quanto contenuto nei documenti, non dovesse corrispondere alla realtà, procedere con la sanzione».
 

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