Caserta, piscina, rebus agibilità: «Apertura, nuovo bando»

L'impianto chiuso dopo lo sfratto del 2003: ​ «Diversi fascicoli ancora introvabili»

Caserta, piscina, rebus agibilità: «Apertura, nuovo bando»
Caserta, piscina, rebus agibilità: «Apertura, nuovo bando»
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 17 Aprile 2024, 09:38
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Potrebbe durare ancora a lungo lo stato di chiusura della piscina comunale "Fritz Dennerlain" di corso Giannone chiusa dal marzo 2023 dopo lo sfratto dell'Asd Assonuoto che dal 2012 gestiva l'impianto natatorio e dal 2016 si era vista revocare la concessione. Uno sfratto seguito a un lungo braccio di ferro tra l'amministrazione, che ha liquidato la società sportiva a causa dei mancati versamenti dei canoni contrattuali, e l'Assonuoto che ha contestato l'esecuzione di 600mila euro di lavori mai rimborsati dal Comune.

Una diatriba che ha finora avuto un solo esito: quello di chiudere la piscina interrompendo un servizio che aveva un largo bacino di utenza soprattutto nel centro città. A nulla sono valsi i due tentativi esperiti dall'amministrazione per trovare un nuovo gestore per la "Dennerlain".

Le due gare organizzate dagli uffici comunali sono andate deserte tra i dubbi delle società sportive che hanno scritto all'Ente per chiarire gli aspetti poco chiari del bando, compresi i quesiti sugli spazi per la sosta degli utenti che sarebbero esclusi dalla nuova convenzione.

Un problema di cui ora si torna a discutere con l'interrogazione presentata dal capogruppo di Forza Italia Donato Aspromonte che chiede all'assessora al Patrimonio Annamaria Sadutto notizie sull'agibilità della struttura e del collaudo del tetto lamellare. «È necessario chiarire questo aspetto tecnico anche perché il Comune ha già organizzato due gare d'appalto ma come si potrebbe affidare una struttura priva di agibilità o di collaudo del tetto dopo i lavori?»" domanda Aspromonte che ha segnalato il problema anche in seconda commissione "Lavori Pubblici" ribadendo le lamentele degli ex utenti che sono stati costretti a continuare le attività natatorie allo stadio del Nuoto provinciale oppure presso gli impianti privati.

A riconoscere che a Palazzo Castropignano esiste un problema di documentazione è anche il dirigente Luigi Vitelli che sta lavorando alla certosina ricostruzione di tutti i procedimenti amministrativi che riguardano la "Dennerlein". «È una vicenda complessa che risale al biennio 2010-2011, quando venne deciso e approvato l'affidamento in gestione della struttura. Stiamo ricostruendo la vicenda ma siamo in seria difficoltà. Negli atti successivi sono citati lavori, interventi e provvedimenti autorizzativi pregressi ma parecchi fascicoli non si trovano e che stiamo cercando» chiarisce Vitelli. Del caso rappresentato dalla piscina comunale si era discusso anche in prima commissione "Affari Generali".

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«È incredibile - sottolinea Pasquale Napoletano di Fdi - che al di là della querelle giuridico-amministrativa dobbiamo continuare a prendere atto della soppressione del servizio. Quello che serve è una rapida modifica dei bandi di gara, come già evidenziato negli scorsi mesi. Vanno chiarite le condizioni economiche e gli oneri a carico delle società e superati i dubbi sulle aree di sosta al servizio dell'utenza». A chiedere una modifica delle procedure di gara sono anche gli esponenti di maggioranza altrettanto sensibili alle lamentele della cittadinanza. «È chiaro - sostiene Giovanni Comunale, consigliere del Pd - che se le società sportive non hanno risposto al bando dell'amministrazione è perché non hanno trovato una loro convenienza nella gestione dell'impianto. La nostra volontà politica è quella di garantire al più presto la riapertura della "Dennerlain" e abbiamo rinnovato agli uffici la richiesta di provvedere a trovare una soluzione, anche alternativa, per l'affidamento».

Intanto pare essere caduta nel vuoto anche la proposta di una delle associazioni sportive del territorio, la Ntl di via Laviano, che il 2 febbraio aveva incontrato il dirigente Vitelli per presentare una proposta di riqualificazione e gestione della Dennerlain. La società si impegnava, oltre a realizzare le opere architettoniche previste dal bando, a organizzare corsi di scuola di nuoto rivolti, con uno sconto del 20%, alle fasce sociali più deboli: diversamente abili, minori a rischio, soggetti appartenenti al servizio di tutoraggio educativo e over 70. Da febbraio, però, la Ntl attende una risposta che non è mai arrivata. La scelta, per ora seguita dall'amministrazione, è quella di una modifica dei bandi di gara per provare, con condizioni economiche revisionate, ad affidare la struttura con una procedura aperta e maggiormente trasparente.

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