Caserta, policlinico: entro l'anno via a didattica e ricerca

Ieri il sopralluogo nel cantiere di Tredici: svolta con i 45 milioni reperiti dalla Regione

Il Policlinico di Caserta
Il Policlinico di Caserta
di Luisa Conte
Giovedì 14 Marzo 2024, 09:45
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«Entro la fine del 2024 il Policlinico di Caserta ospiterà le attività universitarie di didattica e di ricerca». A dirlo è il rettore Gianfranco Nicoletti dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina presso il cantiere casertano di proprietà dell'Università “Luigi Vanvitelli”.

Con lui, per verificare lo stato dei luoghi e attestare l'andamento dei lavori, il provveditore alle Opere Pubbliche Placido Migliorino, la dirigente dell'Ufficio Attuazione interventi Pnrr ed edilizia ospedaliera Roberta Santaniello, l'impresa Sorgente Srl e le maestranze. Dopo l'incontro, il rettore ha rotto gli indugi e, sicuro di poter indicare date certe per l'avvio delle attività universitarie nella nuova struttura, ha reso pubblico che «oggi abbiamo la possibilità di mettere a calendario l'inizio delle attività didattiche e di ricerca che saranno ospitate nel Policlinico di Caserta: la fine di questo anno».

Ma le novità non finiscono qui. Nicoletti ha infatti annunciato che «entro 12-18 mesi dall'avvio delle attività di ricerca sarà operativo anche il settore dell'assistenza».

Dunque, per la metà del 2026 la struttura ospedaliera e universitaria sarà funzionante e funzionale a tutti gli effetti in modo definitivo.

E questo, ci tiene a sottolineare il rettore, «è stato possibile anche grazie al reperimento di ulteriori 45 milioni di euro che sono stati inseriti nel piano regionale dell'edilizia e per i quali ringraziamo il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che in questo modo garantisce il completamento dell'opera». Quarantacinque milioni di euro che la Regione è riuscita a ottenere dal Governo centrale presentando un progetto rivisitato e corretto secondo le nuove normative che ha convinto il Ministero.

Quarantacinque milioni di euro che serviranno per completare la struttura che si sviluppa su una superficie di 250mila metri quadri e a regime ospiterà circa 350 posti letto e una popolazione studentesca di circa 5mila persone. Il blocco riservato all'assistenza sarà suddiviso in 5 edifici indipendenti, interconnessi da un unico elemento trasversale di raccordo, coprirà una superficie complessiva di 68.500 metri quadrati e ospiterà un piazzale di accesso al Pronto Soccorso con eliporto. Gli edifici destinati alla didattica e alla ricerca, invece, si svilupperanno su una superficie complessiva di circa 60mila metri quadri. Inoltre, sono stati previsti 19.000 metri quadrati di piazze pubbliche e 40.000 di parchi e giardini nell'ottica di un'architettura di riconciliazione con la natura dove il Policlinico viene concepito non solo come luogo di cura ma anche come polo didattico e universitario ad elevato comfort ambientale e a misura di studente e di paziente.

E così, a distanza di 19 anni dalla posa del primo mattone, il Policlinico di Caserta sembra aver smesso i panni del "fantasma" per diventare una realtà. La prima pietra del nuovo Policlinico che deve sorgere a Tredici fu posta, infatti, nel 2005 dall'allora sindaco Luigi Falco. Ma la sua storia inizia nel 1995 con la firma di un protocollo d'intesa per la realizzazione dell'ospedale. Il cronoprogramma prevedeva il termine dei lavori per dicembre 2008. Dall'appalto revocato nel 2009 all'affidamento alla società Condotte d'Acqua Spa, fino alla cessione all'impresa Sorgente dopo una lunga fase commissariale, in questi anni è stato un susseguirsi di insuccessi, ma ora le cose sembrano essere cambiate. Il rettore Nicoletti si dice «soddisfatto e felice per la realizzazione del Policlinico, un progetto sul quale afferma pochi ormai ci scommettevano.

Questo per me è un punto di orgoglio per una serie di motivi, primo tra tutti dare a questa provincia un polo di eccellenza sanitaria. Inoltre, sono soddisfatto per la collaborazione e l'impegno sia della Regione che dell'amministrazione comunale di Caserta. Con il sindaco Carlo Marino abbiamo aperto un dialogo per realizzare non solo gli assi viari (nella delibera del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 approvata dalla giunta a gennaio scorso sono stati destinati 23 milioni per la realizzazione degli assi viari attorno al Policlinico, ndr), ma anche per organizzare strutturalmente l'area attorno al Policlinico. E ora siamo al lavoro per riempire gli spazi con i necessari strumenti operativi in modo da accendere didattica e ricerca in Terra di Lavoro, didattica e ricerca che siano attive e non reattive».

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