Dialisi peritoneale, la Vanvitelli propone il trattamento a domicilio: «Più efficace e funzionale»

In Campania sono circa 5.000 i pazienti che hanno bisogno di ricorrere alla dialisi per un costo di circa 200 milioni di euro l'anno

Università Vanvitelli
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Sabato 3 Febbraio 2024, 18:13
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Aumentare il numero di pazienti trattati a casa con la dialisi peritoneale. È questo l'impegno concreto emerso dall'incontro tenutosi alla Sala degli Affreschi dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, che ha visto a confronto nefrologi, rappresentanti delle istituzioni regionali e le principali associazioni di pazienti.

Il dibattito, voluto dal direttore generale dell'A.O.U. Vanvitelli Ferdinando Russo e dal professor Luca De Nicola (direttore della U.O. Nefrologia e Dialisi del policlinico Vanvitelli), si è concluso con l'intesa di creare entro il 2024 un «Percorso diagnostico terapeutico assistenziale»(Pdta), valido a livello regionale, grazie al quale superare gli ostacoli che oggi rendono irrealizzabile questa opportunità per la maggior parte dei pazienti affetti da malattia renale cronica in fase dialitica.

Il direttore Ferdinando Russo spiega che «aumentare il numero dei pazienti in dialisi peritoneale sarebbe una vittoria per tutti», perché questa metodica «garantisce -spiega - una migliore qualità di vita, una maggiore sopravvivenza alla malattia renale cronica e un risparmio per il sistema sanitario».

A confermarlo sono i numeri: ad oggi in Campania sono circa 5.000 i pazienti che hanno bisogno di ricorrere alla dialisi, per un costo di oltre 200 milioni di euro l'anno, visto che i costi complessivi a carico del Servizio sanitario regionale sono di circa 50.000 euro l'anno per ciascun paziente in emodialisi e poco meno della metà (20.000 euro circa) per i pazienti in dialisi peritoneale, prestazione che si pratica al domicilio.

«A differenza dell'emodialisi - chiarisce De Nicola, che è anche Presidente della Società Italiana di Nefrologia - la dialisi peritoneale può essere praticata durante la notte o nel corso di normali attività quotidiane, inoltre è una dialisi efficace, più fisiologica e che non fa perdere la diuresi».

Grazie a sistemi di telemedicina, oggi è anche possibile per i nefrologi ospedalieri verificare in tempo reale i valori dei pazienti e, se necessario, apportare modifiche al trattamento.

«Si tratta a tutti gli effetti di una prestazione ospedaliera a domicilio, con tutti i benefici che questo comporta in termini di salute e di vita sociale e lavorativa», ha evidenziato Ugo Trama, direttore U.O.D. Politica del Farmaco e Dispositivi Regione Campania, che all'incontro ha rappresentato le istituzioni regionali.

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