Salerno, ecografi e tac obsoleti: i nuovai macchinari arriveranno solo tra due anni

I fondi, la cui scadenza era prevista per il 2024, prorogati al 2026

Operatori sanitari eseguono una tac
Operatori sanitari eseguono una tac
di Sabino Russo
Domenica 14 Gennaio 2024, 06:40
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Slitta di due anni l’ammodernamento di Tac, ecografie, risonanze magnetiche e di tutte le grandi apparecchiature di diagnostica degli ospedali. La scadenza per l’investimento di sostituzione dei macchinari sanitari vetusti passa dal 2024 a giugno 2026. Il rinvio era già contenuto nella bozza presentata dopo la Cabina di regia sull’esame preliminare della revisione complessiva del Pnrr. Ciò comporta il rischio di diagnosi meno accurate, più esposizione alle radiazioni, più lentezza nell’esecuzione degli esami e nella digitalizzazione dei referti. In provincia sono 96 gli interventi previsti per l’Asl e 17 richiesti dall’azienda ospedaliera universitaria.
LO SCENARIO
Gli interventi della Missione Salute del Pnrr, da raggiungere entro il 2026, si dividono in due aree principali: ridisegnare la rete di assistenza sanitaria territoriale con professionisti e prestazioni disponibili in modo capillare su tutto il territorio nazionale, per una sanità che sia vicina e prossima alle persone; innovare il parco tecnologico ospedaliero, digitalizzare il Servizio sanitario nazionale, investire in ricerca e formazione del personale sanitario per una sanità più sicura, equa e sostenibile. Il piano nazionale prevede lo stanziamento di 1,19 miliardi per sostituire 3mila 133 grandi apparecchiature sanitarie con più di cinque anni, come Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, sistemi radiologici fissi, angiografi, gamma camera, gamma camera/Tac, mammografi, ecotomografi. Delle apparecchiature previste, ben 2mila 800 sarebbero già andate a gara attraverso la piattaforma Consip e alla centrale acquisti della pubblica amministrazione risulterebbero anche già fatti la stragrande maggioranza degli ordini da parte delle Regioni. Il rinvio deriverebbe, però, dalla richiesta soprattutto di alcune Regioni di rinviare la scadenza, perché diversi ospedali non sarebbero pronti ad accogliere le nuove tecnologie e metterle in funzionamento perché mancano alcuni adempimenti, come lo smaltimento della vecchia apparecchiatura e i piccoli lavori che a volte sono necessari per adeguare i locali e fare posto alla nuova macchina. Stando ai dati di Confindustria sulle apparecchiature di diagnostica nelle strutture sanitarie italiane: oltre la metà è obsoleta e quindi anche meno efficiente. Quasi 37mila di queste presenti negli ospedali pubblici e privati italiani non sono più in linea con lo stato dell’arte della tecnologia esistente.
I NUMERI
I dati più recenti sono stati pubblicati in un’indagine a febbraio scorso, realizzata in collaborazione con la Società italiana di radiologia medica e interventistica e con l’Associazione italiana ingegneri clinici. Ha più di 10 anni il 92 per cento dei mammografi convenzionali, il 96 per cento delle Tac a meno di 16 slice, il 91 per cento dei sistemi radiografici fissi convenzionali, l’80,8 per cento delle unità mobili radiografiche convenzionali, il 30,5 per cento delle risonanze magnetiche chiuse a 1-1,5 tesla. Per la gran parte di essi si tratta di un’età troppo alta rispetto al turnover fisiologico reso necessario dall’invecchiamento dei dispositivi e dalla disponibilità di nuove tecnologie. Per esempio, secondo la rilevazione, il 42 per cento delle Tac presenti in Italia ha ormai superato il periodo di turnover, la quota raggiunge il 54 per cento per le risonanze magnetiche, il 95 per cento per mammografi convenzionali e il 35 per cento per quelli digitali. Stando al Piano operativo regionale definitivo, per l’Asl di Salerno è previsto l’acquisto di 3 angiografi, 20 ecotomografi, 1 gamma camere (macchina per l’acquisizione delle immagini scintigrafiche), 1 gamma camere/tac , 6 mammografi, 1risonanza magnetica a 1,5 tesla, 54 sistemi rad fissi (sistema radiologico digitale), 10 tac a 128 strati.

Per l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi, invece, le apparecchiature richieste riguardano 1 tomografo computerizzato, 1 tomografo a risonanza magnetica a 1,5 tesla, 1 acceleratore lineare, 1 gamma camera, 1 gamma camera/ct, 1 mammografo con tomosintesi, 1 angiografo cardiologico, 6 ecotomografi (2 multidisciplinari/internistici, cardiologici 3d, ginecologici 3d), 3 apparecchiature di radiologia.

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