Casertavecchia, controlli a tappeto tra criticità e proteste

Sosta selvaggia in piazza e nei vicoli: arrivano i vigili nel borgo

Casertavecchia
Casertavecchia
di Lidia Luberto
Sabato 19 Agosto 2023, 08:57
5 Minuti di Lettura

C'erano anche ieri sera, gli agenti della Polizia municipale a Casertavecchia per controllare il rispetto della diffida a seguito della quale sono stati chiusi i parcheggi privati del Borgo. Controlli che si sono estesi alla piazza Duomo e nel centro dello storico borgo (solitamente invasi da auto, nonostante tanto di divieto di sosta e l'esistenza della Ztl). «Purtroppo siamo costretti a essere rigorosi, fino a sembrare cattivi. Ovviamente siamo ben consci dei disagi che si vivono nella cittadella medievale ora che praticamente non ci sono più aree di sosta. Ma le regole vanno rispettate e la diffida firmata dal dirigente e responsabile del Suap è chiara» dicono dal comando della Polizia municipale.

Dunque, per ora è tutto sospeso, in attesa che si trovi una soluzione compatibile con l'esigenza di far osservare le regole e con quelle degli utenti, dei ristoratori e degli stessi titolari/gestori dei parcheggi. Soluzione che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Diverse le ipotesi al vaglio dell'amministrazione per consentire la riapertura delle aree private utilizzate come parcheggi dopo le diffide della polizia municipale in attesa della verifica della documentazione richiesta (l'intervento è seguito a un esposto di un automobilista che ha pagato 5 euro a dispetto delle tariffe indicate all'ingresso).

Non è esclusa l'ipotesi di un'ordinanza ad hoc per evitare problemi di ordine pubblico in vista del Festival o quello di una nuova deroga alle autorizzazioni.

I turisti, ma anche i casertani, comunque, continuano a salire al Borgo per visitarlo o per trovare un po' di refrigerio a queste nuove giornate di caldo. E qualcuno prova anche a fermarsi dove trova uno spazio, ovviamente a suo rischio e pericolo, ma i più preferiscono fare dietrofront e cercare un altro luogo meno problematico per godere del fresco o mangiare qualcosa. Ma c'è addirittura chi, pur di vedere il borgo che era una tappa prevista nel proprio tour, si muove "a turno". Com'è capitato a un gruppo di turisti salentini, che, arrivato nello spazio davanti alla chiesetta di San Rocco, è salito in piazza Duomo tre-quattro per volta, mentre gli altri rimanevano a presidiare le auto per evitare multe, ma anche per controllare che nessuno toccasse i bagagli già sistemati nelle auto pronte per il rientro a casa.

Video

Perché questo è un altro problema come quello relativo all'ipotesi che si possano riaprire le aree di sosta ma senza che vi si faccia alcuna attività. I parcheggi appena chiusi «sono, infatti, aree private nella libera disponibilità del proprietario che può non interdire il transito. È una sua libera scelta - spiegano dal comando della Polizia municipale - l'importante è che non ci sia alcuna attività economica». Una condizione che non solo non sembra affatto essere gradita ai titolari dei parcheggi, ma che pone un'altra non trascurabile questione. «Le zone lasciate in uso gratuito si propri clienti da qualcuno, che è titolare dell'area ma che di ristoranti, creano altri inconvenienti. Spesso, e lo abbiamo anche denunciato alle autorità competenti, capita - dice Franco Della Valle - che ci siano parcheggiatori improvvisati, quelli che si mettono senza alcun titolo né autorizzazione a controllare le auto e chiedono ciò che vogliono. Sono questi i veri "fuori regola"».

Ma le difficoltà in cui è costretta a sopravvivere Casertavecchia sono ancora di più. Dai cattivi collegamenti al caso dell'apertura non sempre certa della Cattedrale. Due disagi rilevati e denunciati dai turisti. «Abbiamo trovato molte difficoltà a salire al borgo con il trasporto pubblico: poche corse e non troppo comode. Così ci siamo rivolti a un tassista», dice Anna Fasulo di Pescara. Ancora più curiosa la vicenda capitata a un'altra turista che ha fatto accorrere e allarmare alcuni abitanti. «Era arrabbiatissima, parlava a voce alta e bussava alla sagrestia - raccontano alcuni testimoni -. Urlava, apritemi, sono venuta qui apposta per la Cattedrale e ora devo andar via senza vederla. Ho anche chiamato e mi hanno detto che era visitabile fino alle 20. Ora sono le 19 ed è tutto chiuso».

Ma c'è poco da fare. Anche l'impiegato della Curia addetto alla gestione delle aperture del Duomo ha diritto alle ferie. Allora, persino in questo caso, bisogna affidarsi alla buona sorte. «Casertavecchia, nella sua interezza, monumento nazionale per decreto del Presidente della Repubblica, vive un momento di grave declino da sembrare addirittura, a giudicare da ciò che accade ogni giorno, irreversibile», è lo sfogo di Mimmo Gazzillo, ristoratore a Casertavecchia. «La cittadina - continua - si va spopolando, ormai i residenti sono pochissimi e l'età media alta. Così, ogni volta che qualcuno dei "vecchi" scompare, si chiude una casa. Ormai, sembra un paese fantasma. Con tutto quello che potrebbe, invece, ancora dare per la crescita e lo sviluppo non solo di noi che operiamo qua ma dell'intero territorio. Io sperimento ogni giorno che i turisti si innamorano di questo luogo, di queste mura, del loro fascino antico e ne godrebbero la bellezza anche per più giorni se ci fossero i servizi e l'accoglienza adeguata. Invece, qui bisogna aspettare il festival di Settembre per restituire un'aura di cultura e di bellezza a un posto che, invece, ce l'avrebbe naturalmente. E potrebbe esprimerla con facilità sempre che vi fosse uno sguardo d'insieme, un progetto condiviso e un programma di recupero e di valorizzazione capace di esaltare la storia che ancora racconta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA