Caserta, bufera sul direttivo Asi
Ricorso di Magliocca: tutto da rifare

Caserta, bufera sul direttivo Asi Ricorso di Magliocca: tutto da rifare
di Lia Peluso
Giovedì 14 Marzo 2019, 10:19
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Carmine Bevilacqua ha presentato le proprie dimissioni da consigliere dell'Ambito rifiuti di Caserta alla vigilia della seduta del consiglio d'Ambito fissata dal presidente Antonio Mirra per oggi e domani, in prima e seconda convocazione. Bevilacqua era subentrato a Maurizio Reitano che a sua volta si era dimesso. La surroga non sarà possibile.
 
Bevilacqua si era candidato all'epoca, nel 2017, nella lista del centrosinistra presentata dal comune di Caserta, ma soprattutto era uno dei fedelissimi del sindaco del capoluogo, Carlo Marino, prima che ci fosse la rottura determinata dal caso del consorzio Asi, caso relativo alla revoca di Bevilacqua dall'assemblea generale dell'Asi nell'ottobre scorso. La decisione fu assunta da Marino perché Bevilacqua era tra gli otto firmatari del documento, con il quale veniva chiesta alla presidente dell'Asi, Raffaela Pignetti, la convocazione urgente di un'assemblea per discutere della ricomposizione degli organi statutari. La decisione di Marino, soprattutto nelle modalità, non piacque a Bevilacqua che rispose con una lettera aperta spiegando le ragioni vere che erano sottese a tale revoca. Così oggi Carmine Bevilacqua, appena è stata comunicata la sua designazione in seno al consiglio dell'Ato rifiuti, ha confermato la sua rottura con Marino dimettendosi ancor prima di entrare in assise. Marino, al posto di Bevilacqua, nell'assemblea dell'Asi designò il consigliere comunale del Pd Gianni Comunale come nuovo delegato di Caserta. La designazione di Comunale è diventata effettiva da circa dieci giorni perché l'altra settimana è stato rinnovato il comitato dell'Asi ma tale operazione è oggetto di ricorsi al Tar. Ieri mattina è stato notificato il ricorso presentato dal sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, per l'annullamento, previa sospensiva, ed adozione di misure cautelari della deliberazione del consiglio generale del consorzio Asi di Caserta numero 16 del 4 marzo.
È la delibera che ha preso atto delle dimissioni della presidente Pignetti e di un altro componente del comitato, Nicola Tamburrino, e quindi l'elezione del nuovo comitato direttivo e del presidente. Il consiglio generale dell'Asi era stato convocato per sostituire i due componenti del comitato decaduti due anni fa, Fulvio Granata e Salvatore Granata.
«Da tale delibera - si legge dal ricorso - è inopinatamente risultato che nella seduta del 4 marzo si è provveduto a prendere atto della precedente decadenza dei due componenti; a prendere atto delle dimissioni del presidente del Consorzio e di un altro membro del comitato direttivo presentate nella stessa seduta del 4 marzo; ad indire, sempre nella stessa seduta e da parte di Francesco Fabozzi, membro del consiglio generale, insediatosi quale presidente dell'assemblea (in sostituzione del presidente dimissionario), l'elezione del nuovo comitato direttivo e del presidente, consentendo anche la presentazione e sottoscrizione di una lista di candidati; ad eleggere e nominare i componenti del nuovo comitato direttivo e del nuovo presidente». Tale modalità avrebbe impedito al comune di Pignataro Maggiore «di esercitare il proprio diritto di voto, di partecipare alla costituzione degli organi consortili a mezzo dei quali curare e tutelare anche gli interessi del proprio territorio». Così è stata presentata l'impugnativa.
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