Covid, gli ospedali ora reggono
ma ci si prepara al «picco»

Covid, gli ospedali ora reggono ma ci si prepara al «picco»
di Ornella Mincione
Sabato 8 Gennaio 2022, 09:15 - Ultimo agg. 09:25
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Caserta regge ancora. Per ora nessuna fila di ambulanze davanti al Pronto Soccorso nè richieste fuori azienda di posti letto per l'assistenza di pazienti Covid. In totale sono circa 80 i pazienti positivi al Covid ora ricoverati nelle due strutture nosocomiali predisposte. Questi sono solo una minima parte dei 22.045 attuali positivi monitorati in Terra di Lavoro. Venti degli 80 ricoverati, poi, non risiedono nel casertano ma fuori provincia.

«Non abbiamo pressioni per ora, ma ci aspettiamo un aumento di ricoveri, in proporzione all'aumento dei contagi», spiega il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo. Presso l'ospedale Covid di Maddaloni, il presidio individuato fin dall'inizio dell'emergenza per assistere i positivi in provincia di Caserta, sono 39 i pazienti ricoverati, di cui venti provenienti da fuori provincia.

Sono sette i posti letto di Terapia intensiva impegnati lasciandone altri otto liberi. Sono poi occupati dodici letti della terapia Sub intensiva e altri venti della degenza ordinaria. Come azienda sanitaria, «siamo pronti a rimodulare l'attività ambulatoriale e di elezione già dal 10 gennaio, se dovesse essere necessario - ha aggiunto il manager Russo - Siamo anche disposti ad attuare nuove situazioni per assistenza Covid, non necessariamente le stesse attuate in passato».

L'Asl casertana infatti oltre il Covid Hospital di Maddaloni, per le precedenti ondate aveva predisposto oltre cinque posti letto al Melorio di Santa Maria Capua Vetere e altri venti posti nel Covid resort di Teano. Entrambi questi punti assistenziali furono poi riconvertiti prima della scorsa estate, quando la curva epidemiologica iniziò a scendere e la richiesta di cure in regime ospedaliero cominciò ad essere sempre più lieve. E' chiaro che secondo la richiesta l'azienda modulerà a favore dell'utenza la disponibilità dell'offerta assistenziale. Con il Covid Hospital di Maddaloni c'è anche il nosocomio del capoluogo ad aver aperto reparti specializzati nelle cure dei positivi al virus. L'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta ha ampliato l'offerta per la cura dei pazienti positivi aumentando i posti letto dedicati da 56 di alcuni giorni fa a 80. Di questi in questo momento sono occupati circa 40 posti letto, nessuno di terapia intensiva. Solo un letto è impegnato per l'assistenza ad alta intensità ed è della Tin, la terapia intensiva neonatale: un neonato con madre positiva è risultato infetto anche lui. Per fortuna sta bene ed è soltanto una misura precauzionale nei confronti del piccolo. Sono quattro i posti letto in ostetricia assegnati alle pazienti positive al virus e sei posti letto sono stati assegnati in Neonatologia per i piccoli contagiati. Altri sedici posti letto della Pneumologia sono stati riconvertiti in terapia sub intensiva Covid, in aggiunta a posti di altri reparti come Malattie infettive. Due reparti poi sono stati realizzati proprio per assistere ai pazienti infetti: l'osservazione medico chirurgica Covid e la Medicina Covid.

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«Possiamo programmare i turni del personale e assistere anche ad altri pazienti positivi. In caso di disposizione da parte dell'ente regionale siano pronti anche ad aumentare la capacità assistenziale», conferma il direttore generale dell'azienda di rilievo nazionale Gaetano Gubitosa. L'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano ha quindi riprogrammato l'intera organizzazione ospedaliera per garantire ogni tipo di assistenza ai pazienti che dovessero avere necessità. «Stiamo lavorando molto sulle dimissioni e sulla gestione del paziente secondo la gravità dei sintomi. Alcuni sono stati trasferiti al Covid Resort dell'ospedale di Mare in modo che possano attendere la negativizzazione e lasciare il posto letto per un eventuale paziente in condizioni più critiche», continua il manager Gubitosa. E' chiaro che a fronte di un invito da parte dell'unità di crisi regionale ad aprire più posti letto, l'azienda ospedaliera casertana dovrebbe ad horas ampliare ulteriormente l'offerta assistenziale.
 

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