Caserta, la movida senza regole:
coprifuoco violato, niente mascherine

Caserta, la movida senza regole: coprifuoco violato, niente mascherine
di Fabrizio Arnone
Lunedì 7 Giugno 2021, 09:15
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Un nuovo fine settimana di serate senza regole e senza freni per il capoluogo. Il sabato sera dei giovani casertani, alla vigilia del prolungamento dell'orario di coprifuoco che, a partire da oggi, è stato spostato a mezzanotte, resta ancora sostanzialmente senza regole. E così, ben oltre la scadenza oraria delle 23, migliaia di giovani, molti dei quali minorenni, hanno affollato le strade del centro storico della città, brandendo allegramente birre e cocktail, e vivendo la città come tutti hanno sempre fatto prima dello scoppio della pandemia da covid19. Mascherine, quando presenti, rigorosamente abbassate e assembramenti particolarmente «concentrati» nelle vie più strette come via Vico e via Sant'Agostino. Uno sull'altro i giovani, in barba alle regole ancora in vigore in zona gialla che prevedono il distanziamento sociale anche all'aperto ed il divieto di assembramenti sregolati.


Alcool e giovani, il connubio che tanto fa paura ai genitori, a causa dei tanti episodi verificatisi negli scorsi anni e che oggi stanno diventando una vera e propria emergenza cittadina a causa delle conseguenze che l'ubriachezza dei più giovani ha sulla percezione di sicurezza, della salute, e, più in generale sulla questione della vivibilità cittadina. Ad avere la peggio dalla notte brava di sabato sono state due giovanissime, quattordici anni appena che, poco dopo la mezzanotte di sabato, sono collassate a terra. Gli amici presenti non hanno esitato e hanno chiamato il 118 di Caserta per soccorrerle dopo l'abuso di bevande alcoliche consumate durante la serata. Il tutto è capitato a piazza Matteotti, in pieno centro della città. Entrambe le giovanissime sono state soccorse dal personale intervenuto e riaccompagnate a casa dai genitori.

I controlli ci sono stati, ciononostante le principali vie della movida erano piene di giovani e giovanissimi intenti a divertirsi tra alcool e amici, ben oltre l'orario del coprifuoco. Le forze dell'ordine sono state presenti ai margini dell'immaginario perimetro del centro in cui si svolge la movida ogni fine settimana, da ormai dieci anni. Ciò però non ha scoraggiato le comitive di ragazzi che si sono divertiti ben oltre l'orario di coprifuoco che fino a ieri era fissato alle 23. 
C'è, poi, un problema di sicurezza che esula da quelli legati al covid19. In via Vico sono state rimosse le transenne installate dall'amministrazione e che delimitavano l'area di uno dei palazzi da dove, nei giorni scorsi, si erano staccati dei calcinacci.

Proprio per evitare danni a persone e cose, il Comune aveva installato delle transenne e interdetto anche il transito alle auto nella strada, salvo poi riaprirla al traffico lasciando ugualmente le transenne e il nastro bianco e rosso ad indicare la pericolosità della sosta sotto quei balconi, nel tentativo di allertare, almeno i pedoni, del pericolo. All'inizio della serata di sabato, le transenne sono state semplicemente accostate al muro e frotte di giovani, a gruppi, hanno consumato in piedi le proprie bevande, proprio sotto quei balconi. Per fortuna non si sono verificati altri distacchi dei calcinacci.

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I fine settimana della città di Caserta sono sempre stati, specie per i più giovani, il momento ideale per vivere gli spazi urbani. E questo, se da un lato si traduce in un momento di prosperità per gli esercenti che operano nel settore della somministrazione di cibo e bevande che incassano, non poco, nelle notti di affollamento, dall'altro si è registrata una sempre più evidente presenza di giovani in entrata dalle altre città vicine. Spesso i ragazzi si sono resi protagonisti di risse e di illegalità diffuse. Episodi che sono stati sempre denunciati alle forze dell'ordine che sono poi intervenute con azioni interforze congiunte sul territorio, proprio per porre un freno alla delinquenza dilagante. Un fenomeno che, ora, alla luce anche dei tanti mesi chiusi in casa a causa del lockdown imposto dalla pandemia, sembra essersi fatto nuovamente vivo tra i giovani della città.
 

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