Una giornata trascorsa tra le attrazioni del parco divertimenti a Valmontone giovedì, momenti da inserire nell’album di una famiglia alla quale il sorriso è stato smorzato ieri all’alba da una tragedia che si è consumata nel giro di pochi istanti. Padre e figlio travolti da un’auto sulla A1 a Capua. Raffaele Lingelli, il padre, 50 anni a dicembre, di Saviano, è morto sul colpo. Giuseppe, 13 anni, è ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
In autostrada due incidenti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro nel tratto casertano dell’autostrada A1 tra le uscite di Caianello e Capua, in direzione sud.
Sul posto la Polizia Stradale che sta lavorando per accertare l’esatta dinamica della carambola mortale. Secondo le prime ricostruzioni, il primo incidente, che avrebbe contato pochi feriti lievi, è avvenuto tra due auto, che si sono urtate forse per l’eccessiva velocità. Pochi minuti e contro un altro veicolo, il cui conducente probabilmente avrebbe accostato in una piazzola di sosta per allertare i soccorsi, si è schiantata la macchina con a bordo Raffaele e il piccolo Giuseppe. Il papà è morto sul colpo mentre il ragazzino è stato trasportato di corsa all’ospedale pediatrico di Napoli. La Fiat Panda guidata da Lingelli è un ammasso di lamiere accartocciate dalle quali l’uomo è stato tirato fuori già privo di vita dai vigili del fuoco del distaccamento di Teano. La Polstrada ha chiuso il tratto compreso tra Caianello e Capua in direzione Napoli per alcune decine di minuti per effettuare i rilievi e permettere di liberare la carreggiata dalle auto e dai detriti. I feriti sono stati portati in ospedale e l’autostrada è stata poi riaperta.
La vittima risiedeva a Saviano, dove la notizia è giunta immediatamente lasciando incredula un’intera comunità. Raffaele Lingelli era molto conosciuto e la sua morte ha provocato commozione e rabbia. Operatore della ristorazione è da tutti definito come un gran lavoratore, dedito alla famiglia e a quell’unico figlio che adesso non lo rivedrà mai più. Nelle parole del sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, che conosceva bene Lingelli, il condensato del dolore in città: «Una tragedia che ci lascia tristi e sconcertati, una notizia che non avremmo mai voluto avere. Raffaele lo conoscevo bene, appartiene a una famiglia molto conosciuta. Il suo papà era uno stimatissimo avvocato che in passato ha partecipato attivamente alla vita politica di Saviano. Rispetto a una disgrazia simile non ci sono parole, solo tanto dolore e sgomento».
In lacrime tutti i suoi amici che hanno riempito la bacheca di Facebook di ricordi e di addii: «Sono giorni terribili per tutti noi. In poco tempo abbiamo perso tante persone care. Sono vicino alla famiglia Lingelli - scrive uno dei tanti amici - e spero che il figlio di Raffaele si riprenda presto». In pena per Giuseppe, che è ricoverato al Santobono di Napoli: il ragazzino non correrebbe pericoli di vita ed è stato sottoposto a un intervento al femore che lo tratterrà in ospedale ancora per qualche giorno. Sotto choc per l’accaduto non sa che il suo papà non c’è più e che non potrà riabbracciarlo. Sarà difficilissimo trovare il modo per raccontargli del terribile epilogo dell’incidente.
Intanto la città si stringe alla famiglia e nessuno rinuncia al ricordo di un uomo buono e gentile. «Un grande lavoratore - dice Carmela Vecchione, vice sindaco di Saviano - una persona perbene, dedita completamente alla famiglia. Di lui ricordo lo stile discreto e il sorriso stampato sulle labbra. Mancherà». «Ci siamo sentiti due giorni fa, e come facevamo sempre - racconta un altro amico su Fb - abbiamo parlato per tanto tempo di lavoro, di calcio e tutto il resto. Mi hai spezzato il cuore, ti ricorderò sempre per la bella persona che eri». «Solo 48 ore fa - racconta un’altra persona mentre sui social si moltiplicano le foto che ritraggono Raffaele felice tra i suoi amici più cari - spiegavo a tuo figlio quanto sei stato forte nel mondo del calcio. Riposa in pace, amico mio».
Lutto anche negli ambienti sportivi: Raffaele, infatti, era un grande appassionato di calcio che praticava anche con successo. In passato, infatti, aveva militato anche nella squadra del Saviano.
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