Erbacce, dissesti e rifiuti: il degrado a San Leucio

Petizione dei residenti: pericoli alla rotatoria e strisce pedonali già sbiadite

I contenitori dei rifiuti
I contenitori dei rifiuti
di Nadia Verdile
Mercoledì 15 Marzo 2023, 10:05
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Bidoni della spazzatura regolarmente lasciati nei pressi dell'ingresso del Belvedere, una voragine da dieci mesi in piazza della Seta, erba altissima nella rotatoria che ospita la statua di re Ferdinando IV di Borbone, strisce pedonali evanescenti, attraversamenti pedonali pericolosi. San Leucio e la sua parte del sito Unesco della città sono in balia dell'abbandono e a nulla sono valse in questi mesi le proteste, le segnalazioni, le raccolte firme.

«Stiamo lavorando dice l'assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo - con molta attenzione per ripristinare la voragine che si è venuta a creare in piazza della Seta. Purtroppo l'area è soggetta a vincoli e il problema è molto delicato in quanto causato dalla fogna borbonica, per cui richiede grande attenzione. La settimana scorsa i tecnici comunali hanno eseguito un sopralluogo con il personale qualificato della Soprintendenza. Stiamo programmando un intervento di messa in sicurezza dell'area, nelle more della redazione di un dettagliato progetto di restauro e di ripristino». Il problema è che quella voragine è lì dal mese di maggio dello scorso anno, si appresta a compiere il suo primo compleanno, e la puzza nauseabonda che invade tutta la piazza è indegna di un paese civile e ancor più di un sito Unesco. Da una parte il fetore che viene dall'acqua che scorre in un ruscello sotterraneo, tra sacchetti di immondizia e topi, dall'altra la fontana ottocentesca, un tempo abbeveratoio, che vede ristagnare l'acqua nella grande vasca attirando insetti di ogni sorta. Cento metri più giù c'è la rotatoria più inutile e sbagliata della storia di questa città.

Da tre anni è un pericolo pubblico per quanti sono costretti ad attraversarla quotidianamente. Proprio a ridosso della rotatoria, infatti, insiste il Liceo Artistico "San Leucio" con i suoi settecento e più allievi, oltre un centinaio di docenti e decine di persone del settore amministrativo a cui si aggiungono tutti coloro che frequentano il corso serale. Attraversare quella rotatoria è una specie di roulette russa a cui quotidianamente si sottopongono un migliaio di persone. Dopo mesi di proteste per ottenere la realizzazione delle strisce pedonali, un paio di settimane fa sono state finalmente (sic) realizzate in via Caprioli e in via Catauli ma qualche giorno dopo erano già sbiadite, ora a tratti completamente cancellate.

«L'ufficio comunale competente continua l'assessore Marzo - sta valutando l'utilizzo di materiali più performanti da utilizzare per il rifacimento della segnaletica orizzontale. Materiali che abbiano una resa migliore sui tappetini d'asfalto della città. Non appena avremo un responso ripartiranno i lavori in tutta la città e dunque anche nelle frazioni Sala, Briano e San Leucio». Intanto che negli uffici comunali studiano, quello che resta è un effetto Turrek, all'incontrario. Rene Turrek è un artista tedesco specializzato in graffiti che, qualche anno fa, disegnò Captain America su una Lamborghini con una vernice speciale che solo se bagnata dall'acqua compare. A Caserta, invece, le strisce pedonali con l'acqua... scompaiono. Da tre anni si chiedevano le strisce pedonali per l'attraversamento di quella pericolosissima rotatoria. Realizzate dopo tre anni se ne sono pure andate! Se ne so' fujute!

Strisce evanescenti ed erba in continua crescita. Sempre in quella rotatoria, dove è stata collocata la statua di Ferdinando IV di Borbone realizzata da Battista Marello, ormai è in vita un piccolo orto botanico di specie selvatiche. «Siamo consapevoli conclude Marzo - che il taglio del verde fa la differenza da un punto di vista del decoro urbano, ma abbiamo dovuto superare tante difficoltà nel reperire i fondi e i ritardi legati alle avverse condizioni meteo. Ce l'abbiamo fatta! Sono partiti in città i primi interventi di manutenzione del verde. Proprio nelle frazioni di Briano e San Leucio siamo intervenuti, in particolare nella villetta comunale La Madonnina e in Via Planelli». Sarà anche così ma intanto chi arriva a San Leucio per visitare quella che fu l'esperienza della Real Colonia incontra solo disastri. I tempi sono biblici, i pericoli continui e la speranza è l'ultima dea.
 

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