Cinema, nuova sfida: «Film al Belvedere per superare la crisi»

L'idea è di utilizzare gli spazi abbandonati a San Leucio

Il teatro Parravano
Il teatro Parravano
di Franco Tontoli
Martedì 7 Marzo 2023, 08:59 - Ultimo agg. 12:47
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Caserta, capoluogo di provincia, città che vanta non una rosa ma una corbeille di concittadini registi, attori di riconosciuto valore nazionale e internazionale; città che può esibire all'occhiello il distintivo di Cinecittà della Campania per la presenza da anni di un set stabile per le riprese degli esterni de "L'amica geniale" nell'area ex industriale adiacente lo stabilimento Saint Gobain e con riprese nella scorsa settimana effettuate nel Circolo Nazionale, così come il mese precedente per il docufilm sulla "epopea" della Juvecaserta basket che andrà in Rai in agosto con la regia del casertano Gianni Costantino, per non parlare delle diecine di film girati nella Reggia; con tutte queste premesse Caserta è oggi città senza più una sala di proiezione cinematografica.

Dopo la chiusura negli anni dei cinema Sala Roma, Esedra, Comunale, Corso, Patturelli, San Marco, del Vittoria di Casagiove che sopperiva, dopo lo stop del multisala Duel da un anno e del Big di Marcianise da poco più di una settimana, i cittadini del capoluogo amanti dei film da godersi in sala almeno per i pochissimi giorni di programmazioni prima che vengano fagocitati dalle piattaforme televisive hanno da scegliere: 12 chilometri andata e ritorno per il multisala del Centro Campania o 24 per il Ricciardi di Capua. Sgomento, indignazione, rassegnazione, questa da parte di chi sa che la conduzione degli esercizi per la proiezione di film, i cinema, rispondono alle leggi di mercato: pochi spettatori, chiusura assicurata.

Le reti televisive costituite in piattaforme assorbono tutto, i film compaiono nelle sale tre giorni, poi tutti ai divani domestici. Un po' come per il calcio, tutto in televisione, gli stadi desertificati, le grandi società se ne costruiscono di dimensioni ridotte, cosa che per i locali destinati al cinema non si può fare, si tornerebbe ai famosi Cineforum, pellicole bianconero e "segue dibattito".

Incrocio di vari interventi sull'argomento, una soluzione positiva la fa intravvedere don Antonello Giannotti pronto a recuperare il Teatro Izzo e farne anche "Cine", è una novità ma il dibattito constatazione più che positiva si va rinfocolando. Da ultimo un documento di sollecitazione lanciato da Pasquale Iorio per conto de "Le piazze del Sapere" che dopo breve riassunto delle doglianze che sappiamo, scrive: «Come Piazze del Sapere riteniamo che in momenti difficili si può ripartire con la cultura anche a Caserta, con la creazione di spazi e di luoghi per promuovere la socialità e la conoscenza. Più che mai oggi c'è bisogno di spazi fruibili. Come è stato sollecitato da più parti il Comune ora ha la responsabilità di rilanciare l'offerta culturale della città, anche con la costruzione di una rete di biblioteche, offrendo anche alle associazioni che fanno cinema degli spazi attrezzati e adeguati.

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A tal fine occorre lavorare affinché spazi come il teatro comunale Parravano e i locali dismessi del Belvedere di San Leucio vengano utilizzati per quello che sono: luoghi di cultura e di coesione sociale, anche con la promozione di rassegne teatrali e cinematografiche a prezzi accessibili a tutti. A tal fine chiediamo al sindaco di Caserta ed all'assessore alla Cultura di promuovere un incontro con le associazioni e i gruppi che in città si occupano di cinema e di teatro per valutare insieme progetti e cooperazione volti a superare questa fase di stallo, per uscire insieme dal "deserto culturale"».

A stretto giro di e-mail l'assessore comunale alla Cultura Enzo Battarra risponde: «Ritengo che sia più corretto che sia il mondo dell'associazionismo a organizzare l'incontro, al quale non mancherò di partecipare in forma attiva. Ovviamente posso mettere a disposizione la sala consiliare del Comune per dare all'incontro un taglio più istituzionale e per rimarcare l'interesse dell'amministrazione comunale nei riguardi della tematica. Sarebbe bene che il mondo dell'associazionismo arrivasse all'incontro con una piattaforma comune da condividere con l'amministrazione».
Opportuna l'iniziativa del presidente delle Piazza del Sapere, altrettanto la risposta dell'assessore che stimola suggerimenti, fattività e non auspici per soluzioni che vanno esaminate nell'ottica di una realtà i cinema-attività commerciali dalla quale non si può prescindere. Significa anche che fatto il cinema bisognerà fare gli spettatori che sono benzina per il motore.
 

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