Sessantottomila euro assegnati al Comune di Caserta per l'estate dei bambini di famiglie più bisognose. Un'iniziativa del ministero delle Pari opportunità e della famiglia, un fondo di 58 milioni di euro per l'organizzazione di iniziative nei centri estivi, servizi socio educativi territoriali e centri con funzione educativa e ricreativa rivolte ai minori nel periodo compreso tra il primo giugno e il 31 dicembre di quest'anno.
Gli importi riconosciuti ai singoli Comuni beneficiari sono stati stabiliti sulla base dei dati Istat relativi alla popolazione minorenne. I fondi sono stati elargiti a tutti i Comuni italiani che ne hanno fatto richiesta. «A differenza degli anni scorsi - spiega Emilianna Credentino, assessora alle Politiche della famiglia e giovanili e Pari opportunità del comune di Caserta - ci rivolgeremo direttamente alle famiglie a cui chiederemo di compilare un modulo che ci consentirà di verificare i requisiti necessari.
«Si tratta continua l'assessora di un'ottima opportunità per le famiglie, soprattutto per le donne che lavorano, poiché, dopo la chiusura delle scuole, è sempre complicato gestire le necessità dei propri figli, conciliandole con quelle lavorative. È un'ottima opportunità anche per i giovani, a mio avviso, che consente loro di vivere un'esperienza che li allontana dal sempre più frequente utilizzo di social network. Mi auguro che questa misura possa soddisfare il più alto numero di famiglie. Lo scorso anno, se ricordo bene, beneficiarono del contributo oltre quaranta nuclei familiari».
Tra gli obiettivi dell'iniziativa ministeriale ci sono la promozione e il potenziamento di attività, incluse quelle per contrastare e favorire il recupero delle criticità emerse per lo stress pandemico sul benessere psico-fisico e sui percorsi di sviluppo e crescita dei minori, iniziative da svolgere nei centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori a cui si affiancano anche la promozione di attività per lo studio delle materie Stem negli stessi centri. «È una buona notizia - dice Maria Della Peruta, mamma di tre bambini che stanno frequentando un centro estivo - ma sarebbe stato più utile se avessimo avuto la possibilità di fruire di questo bonus prima di pagare. La cosa difficile è stata mettere da parte i soldi per farli partecipare. Nel caso mio tre si sono sentiti, anche se abbiamo avuto un prezzo particolare». Va detto che non si tratta di un ritardo dell'amministrazione comunale ma dell'intera procedura nazionale, solo in questi giorni andata a regime. «Sarà anche dello Stato la responsabilità commenta la signora Maria ma alla fine la storia è sempre quella, fanno le cose senza guardare alla realtà e io intanto ho già pagato».