Il Covid Hospital non chiude e si sdoppia:
ospedale a fisarmonica per le emergenze

Il Covid Hospital non chiude e si sdoppia: ospedale a fisarmonica per le emergenze
di Giuseppe Miretto
Domenica 9 Ottobre 2022, 11:43 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 14:18
4 Minuti di Lettura

Il Covid Hospital si sdoppia. Nasce l'«ospedale a fisarmonica» ovvero un «ospedale duttile» che modificherà, a seconda delle necessità dell'utenza e dell'oscillazione dei pacchi pandemici, sia l'estensione degli spazi fisici che le attività sanitarie da dedicare ai pazienti covid e ordinari. Il «primo intervento di riconversione parziale» è stato già posto all'attenzione della Regione a 48 ore dall'ultimo sopralluogo guidato dal manager Amedeo Blasotti. Il presidio covid non smobilita affatto ma risponderà, con l'arma della flessibilità talora gli effetti del virus, e magari di nuove varianti, tornino a farsi sentire in modo significativo. Predisposto pertanto un piano per tutti gli scenari.

Completate le ispezioni tecniche, l'inventario dei macchinari e individuati gli spazi necessari parte intanto il piano di riconversione parziale. Tutto diventa doppio. Innanzitutto gli attuali reparti di medicina 3 e medicina quattro (30 posti letto) resteranno a disposizione dell'emergenza covid. Al secondo piano saranno invece allocati oculistica, otorinolaringoiatria, pneumologia, medicina. Al primo piano, troveranno spazio dieci posti letto per medicina nonché le attività ambulatoriali. Il pronto soccorso ritornerà al piano terra con il l'area di osservazione breve intensiva (Obi).

Separati gli ingressi: quello principale (via Libertà) sarà il varco di accesso del Covid Hospital.

Nell'ala diametralmente opposta (via Roma) potranno accedere gli utenti non covid. Separati anche gli ascensori di accesso ai piano alti. Condivisi in parte solo gli accessi alla radiologia che saranno sottoposti a protocolli di sanificazione sistematica. Ma si tratta comunque sempre di una separazione non rigida e passibile di ulteriori modifiche tra le due zone ospedaliere. Il nuovo «modello a fisarmonica» prevede anche una rapida marcia indietro e il ritorno, in poche ore, all'attuale assetto del Covid Hospital nell'eventualità di una impennata significativa della curva dei contagi.

Riconvertite, a seconda delle esigenze, anche le tre sale operatorie. Quello che non cambierà è il programma di ammodernamento strutturale che continuerà, sempre con modalità di urgenza, per il completamento della ristrutturazione della restante parte del terzo piano. Il cantiere è già in allestimento. Adesso, si lavora alle opere rimaste in sospeso da anni anche dopo la ristrutturazione lampo realizzata agli inizi del 2020. La seconda parte del terzo piano (svuotato da sette anni dopo il trasferimento di pediatria, ostetricia e ginecologia) sarà riqualificata, relativamente all'ex Pediatria e dotata di una struttura spogliatoio. Tempi più lunghi sono previsti per l'avvio dei cantieri del nuovo pronto soccorso e della nuova area di accettazione che saranno realizzati al ridosso del terrapieno attigua alla radiologia. Il tutto è stato interamente finanziato con fondi dell'Asl per un importo pari a 3 milioni e 200 mila euro.

Video

«Sta diventando realtà commenta il sindaco Andrea De Filippo - il piano di riconversione parziale e progressiva che, con sano realismo e spirito di collaborazione, è stato condiviso dal comune. La vera sfida non è solo la riconversione, ma superare la pandemia nei mesi invernali». Si comincia pensare anche a quella sanità messa in secondo piano dall'emergenza pandemica e alle esigenze dei pazienti senza prestazioni sanitarie adeguate. Servono una o due sale operatorie per riattivare i servizi di day surgery per tornare e garantire le prestazioni multidisciplinari con finalità diagnostica, prechirurgica e chirurgica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA