Il meteo dopo il nubifragio
su Caserta e si fa la conta dei danni

Il meteo dopo il nubifragio su Caserta e si fa la conta dei danni
Domenica 14 Agosto 2022, 12:06 - Ultimo agg. 12:10
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Archiviato il nubifragio abbattutosi martedì su Caserta con l'epocale rateo di pioggia pari alla caduta di un mese, assorbita la replica altrettanto importante ma meno intensa di mercoledì, sereno non ripristinato completamente ieri e tempo ancora perturbato ma con minore virulenza sino a domani. Da domenica - nel clima festoso del Ferragosto - torneranno Sole e caldo (ma incrociamo le dita). È la sintesi dei bollettini meteo registrati dalle stazioni dell'associazione Arma Aeronautica di Caserta posizionate nella Specula Tifatina di Tuoro ed all'Hotel dei Cavalieri in piazza Luigi Vanvitelli. Il violento nubifragio, che ha investito Caserta dalle 16 alle 17,15, accompagnato da eccezionali raffiche di vento (alle 16,21 la più intensa di 78,9 chilometri orari da est-sud-est), non aveva precedenti a memoria d'uomo. La pioggia è venuta giù al ritmo di 9 millimetri al minuto.


«Se avesse piovuto con tale costante intensità - osserva il generale Elia Rubino, presidente della benemerita associazione e responsabile del servizio meteo offerto in regime di sussidiarietà al territorio - in un'ora circa sarebbero caduti 523 litri di acqua piovana su ogni metro quadrato di superficie.

Ovvero, il diluvio universale!». Il rateo di 68,1 millimetri in un'ora circa - ha aggiunto - rappresenta esattamente la entità della pioggia che dovrebbe precipitare in un mese, considerando che a Caserta la caduta media annuale è di circa 800 millimetri. Da evidenziare che, oltre agli ingenti danni visibili fra allagamenti e caduta di alberi, il nubifragio ha causato un autentico choc termico per il repentino calo della temperatura scesa dai 34,4°. Fortunatamente non è caduta grandine nelle dimensioni e quantità temute bensì soltanto qualche sporadico chicco di pochi millimetri di diametro.

L'attività di rilevamento scientifico effettuata dalle stazioni meteo dell'associazione Arma Aeronautica ha fatto registrare un secondo «attacco» di Giove Pluvio tra le 16,30 e le 19 della giornata di San Lorenzo. Decisamente meno importante del precedente: soltanto un rateo massimo di 1,7 millimetri al minuto contro i 9 di mercoledì. La raffica di vento più intensa è stata di 58 chilometri orari da nord alle 18,05. La temperatura minima è scesa dai 33,01° delle 16,07 ai 21,1° delle 18,55. Purtroppo, le correnti d'aria levatesi non sono state sufficienti a liberare l'atmosfera dalla copertura che ha impedito di ammirare il suggestivo spettacolo delle cosiddette stelle cadenti della notte di San Lorenzo.

«I fenomeni di questi giorni, certamente inusuali per Caserta sia in ordine ponderale che temporale - osserva Rubino - traggono la loro genesi nella enorme quantità di calore accumulata negli ultimi tre mesi, caratterizzati da calco eccessivo ed assenza di precipitazioni». In sostanza la natura ha restituito alla terra ciò che le aveva tolto. «Calore significa energia che, se eccessiva, deve essere smaltita per consentire all'atmosfera di ripristinare le sue condizioni di equilibrio termodinamico atto a garantire la stabilità metereologica» conclude il generale Rubìno. Da aggiungere che la pioggia torrenziale è dannosa per la prorompenza e non è totalmente proficua perché buona parte del carico idrico si disperde per ruscellamento.

Inoltre la sua azione sul terreno può essere controproducente perché ha un effetto dilavante in quanto ne asporta lo strato superficiale ricco di minerali e di nutrienti. In compenso, torna utile perché «lava l'aria» facendo precipitare tutti gli inquinanti aerodispersi e netta anche le superfici esterne coperte rimuovendo la polvere ed ogni sostanza nociva depositatavi. Tra gli effetti utili, l'asportazione delle uova e delle larve degli insetti infestanti che albergano nell'umido dei corsi d'acqua asciutti, nella vegetazione incolta e sulle aree abbandonate. Provvidenziale, infine, la presenza dei fulmini perché producono ozono buono che esplica azione sterilizzante.
al. za. da.
 

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