Il vescovo Lagnese al Macrico:
«Avanti così, aspettiamo le scuole»

Il vescovo Lagnese al Macrico: «Avanti così, aspettiamo le scuole»
di Nadia Verdile
Lunedì 11 Aprile 2022, 07:40 - Ultimo agg. 17:02
4 Minuti di Lettura

Sfiorate le ventimila persone, secondo i calcoli di chi vigilava gli ingressi, ieri pomeriggio al Macrico. Come torrenti in piena, le strade che circondano l'ex campo di Marte per tre ore sono state piene di gente che ha poi varcato il cancello per decenni chiuso. Un cancello ormai aperto, aperto sulla rinascita. «È una straordinaria festa ha detto con gli occhi lucidi di gioia il vescovo Pietro Lagnese -, una festa di famiglie. Siamo stati immersi in una folla di volti felici, travolti dall'entusiasmo, abbracciati dai sorrisi della città. La scelta di aprire e la straripante partecipazione ci hanno dimostrato che questo era il desiderio della città, un desiderio condiviso. Questo campo di pace, di vita, questo parco verde, non è solo il sogno della chiesa casertana, non è il sogno del vescovo, ma è il sogno di Caserta. Questa apertura ha segnato il punto di non ritorno. Da questo momento abbiamo solo una strada da percorrere. La strada della condivisione è davanti a noi. Ora è il tempo delle scuole, saranno loro le prossime protagoniste, è ai giovani che va affidato il nostro futuro».

Dall'incontenibile gioia del presule all'entusiasmo di don Antonello Giannotti: «Oggi la città è qui.

Siamo qui, insieme, siamo qui a testimoniare che abbiamo aperto non solo un cancello ma gli animi a nuove speranze. Questa la giornata più giusta, quella dell'ulivo, simbolo di resistenza, rinascita, pacificazione. Come la colomba liberata da Noè tornò da lui con il ramo di ulivo e la vita riprese a nascere sulla terra, così questo luogo che per decenni è stato custode di armi e strumenti di morte oggi si apre alla vita, accoglie la vita, dirompe con la sua forza e stringe nel suo verde abbraccio la nuova Caserta».

Famiglie, giovani, anziani, bambini, accomunati tutti da un entusiasmo contagioso. Per l'amministrazione comunale, a rappresentare il sindaco ancora positivo al covid, l'assessore alla cultura Enzo Battarra: «È un momento di gioia per tutta la comunità ha detto -, il primo passo verso la realizzazione di un progetto che vede l'amministrazione al fianco della chiesa casertana. Da parte nostra tutta la collaborazione di cui c'è e ci sarà bisogno. Ora il prossimo passo è l'approvazione del Puc che avverrà entro il 30 giugno. Ho suggerito al vescovo di cancellare per sempre l'acronimo Macrico che rappresenta, ormai, un passato lontano. Che sia, il nuovo, un nome di pace». Scatti fotografici, filmati, era tutto un tumulto di emozioni ieri pomeriggio in quell'immenso spazio verde condiviso.

Video

«È stato un incredibile atto di coraggio ha detto Pio Del Gaudio, consigliere di minoranza quello del vescovo Lagnese. Adesso bisogna procedere insieme in un percorso che deve vedere le forze politiche al fianco della chiesa, bisogna costruire sinergie». Di passaggio nel Macrico anche il consigliere di minoranza Giampiero Zinzi: «Per Caserta una bella domenica di partecipazione e di condivisione. Grazie a monsignor Pietro Lagnese per la straordinaria opportunità». Qualcuno piangeva di gioia, qualche altro parlava di miracolo ormai insperato. Nella domenica delle palme la chiesa casertana ieri pomeriggio ha segnato un goal storico. «A distanza di 21 anni ha aggiunto Peppe Vozza, sindaco di Casagiove da quel Te Deum del 2000, dell'allora vescovo Raffaele Nogaro, a distanza di una generazione, oggi il Parco Urbano, per l'impegno del vescovo Pietro Lagnese, diventa vicino. Anzi, lo è già se siamo qui». E dello stesso parere anche Stefania Caiazzo, già assessora all'urbanistica del comune di Caserta: «Deve diventare un'area verde fruibile dalla e per la comunità e del resto non potrebbe diventare altro per una serie di vincoli che la soprintendenza ha stabilito, prescrivendo le funzioni. Ora è solo tempo di Puc». Il sole ieri sera è tramontato sul Macrico lasciando accesi i suoi raggi, Caserta potrà respirare.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA