Incendi sospetti a Caserta:
bruciano store Juvecaserta e cicchetteria

Incendi sospetti a Caserta: bruciano store Juvecaserta e cicchetteria
di Fabrizio Arnone
Domenica 4 Aprile 2021, 12:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 17:26
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Tre incendi in poco meno di due ore. In tutti e tre i casi, in un'area molto ristretta del centro di Caserta. Nella notte tra venerdì e sabato, i vigili del fuoco hanno risposto a tre richieste di intervento scattate poco dopo l'1:30, a distanza di circa quaranta minuti l'una dall'altra. Il primo intervento c'è stato in via Settembrini. La prima squadra emergenze della sede centrale del comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta è intervenuta sul posto.

A prendere fuoco è stata la facciata esterna della cicchetteria Emerald, nota a tutti come la cicchetteria «Zi Andrè» dal nome del suo titolare Andrea Tiscione venuto a mancare nel maggio del 2016.

Saracinesca incendiata, tenda gialla esterna parasole bruciata e danneggiata anche la storica insegna del locale. Danni, seppur non ingenti, all'ingresso del locale. Ieri pomeriggio, però, i proprietari del bar hanno fatto un sopralluogo per verificare e quantificare i danni. Sul posto, oltre ai pompieri, sono intervenuti i carabinieri per svolgere i rilievi del caso. Non solo l'incendio della cicchetteria di via Settembrini, però, ha scosso la notte scorsa.

Appena dopo la fine dell'intervento e, quindi, dello spegnimento dell'incendio, la prima squadra è stata dirottata in via Giotto, a poche decine di metri dal luogo del primo incendio, per un altro intervento. A prendere fuoco, questa volta, sono stati due bidoni grandi, il giallo per la plastica ed il verde per il vetro, posizionati all'esterno di un parco, poco distante dallo store della Juvecaserta. Anche in questo caso le fiamme hanno irrimediabilmente danneggiato i bidoni, la spazzatura ivi contenuta e la pianta posizionata a ridosso dei due bidoni. Anche una macchina parcheggiata nell'apposito stallo ha riportato danni a tutta la fiancata posteriore. 

Terminato l'intervento, la prima squadra è stata nuovamente inviata su un altro incendio di rifiuti, questa volta in piazza Vanvitelli, all'angolo con via Raffaele Leonetti. Anche in questo caso è stato un bidone di rifiuti ad essere stato dato alle fiamme. Bidone che è stato poi prontamente rimosso già ieri mattina. In tutti e tre i casi, l'ipotesi più accreditata è che non si sia trattato di casi isolati e di innesco spontaneo. La non-presenza di cabine elettriche posizionate nelle prossimità dei luoghi in cui si sono verificati gli incendi, e la posizione molto ravvicinata in cui sono avvenuti, rende quanto mai accreditabile l'ipotesi che dietro questi roghi ci sia la mano dell'uomo. Tutti e tre i punti, infatti, sono molto ravvicinati e anche a piedi sarebbe molto semplice riuscire a raggiungerli in poco tempo, appunto una quarantina di minuti. Sul caso sono state aperte le indagini.

A sciogliere la matassa potrebbero essere le telecamere posizionate nella zona. Attualmente, infatti, a causa del coprifuoco imposto alle ore 22, si potrebbe perfino risalire all'autore degli incendi se inquadrato in una delle telecamere. Grande stupore tra i cittadini che non si riescono a spiegare la vicenda. Ad avere più danni è stata la cicchetteria di via Settembrini, sulla quale adesso le forze dell'ordine hanno avviato la procedura per capire cosa sia successo. Quello della notte scorsa è stato un caso senza dubbio insolito per la città di Caserta. Mai, infatti, fino ad oggi c'erano stati eventi simili. Presto, quindi, per poter parlare di una gang di piromani. 

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