Incendio a Teano, scuola in fiamme:
il ritorno dei piromani fa paura

Incendio a Teano, scuola in fiamme: il ritorno dei piromani fa paura
di Antonio Borrelli
Domenica 30 Maggio 2021, 12:00
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È la terza volta in due anni. È emergenza dopo l'ultimo rogo, scoppiato ieri, al plesso della vecchia scuola «Laurenza», nell'ex carcere mandamentale di Teano. A dare l'allarme alcuni passanti, che insospettiti da una coltre di fumo hanno allertato vigili del fuoco e forze dell'ordine. Il rogo, per fortuna non di ingenti proporzioni, è stato domato senza grossi problemi e sembra che la miccia dell'incendio siano stati documenti e alcuni pezzi di vecchi arredamenti scolastici. Ma a preoccupare istituzioni e carabinieri è la causa dell'incendio, con ogni probabilità doloso.

È il luglio del 2020, diciassette mesi dopo l'ultima volta, quando la scuola media Laurenza torna ad essere avvolta dalle fiamme.

L'edificio, simbolo della crescita sociale ed educativa dei sidicini, viene preso d'assalto da alcuni vandali nella notte. Qualcuno si introduce nel plesso approfittando della totale assenza di sicurezza intorno alla struttura e forse avvantaggiato dalle porte spesso spalancate della scuola, chiusa dal settembre 2018 con ordinanza comunale per cedimenti strutturali. In pochi minuti le fiamme divampano da ambienti in cui si trovavano custoditi documenti, materiale cartaceo, mobili e svariati oggetti e divorano sedie, banchi, lavagne e persino registri. Anche in quella occasione, a dare l'allarme sono alcuni residenti lungo viale Sant'Antonio, che si accorgono del fumo che esce dalla struttura e dall'odore acre delle fiamme vicine. Nell'estate di un anno fa i Vigili del fuoco impiegano alcune ore per spegnere l'incendio, e per rilevare l'atto certamente doloso. 

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Quella stessa coltre di fumo bianco si era dipanata lungo viale Sant'Antonio proprio nel febbraio del 2019: anche in quel caso a fare da combustibile immediato al rogo erano stati fogli, quaderni, libri, ma soprattutto l'archivio dei registri di classe di diversi anni scolastici. E se nel primo episodio i Vigili del fuoco avevano trovato il cancello dell'edificio sul retro forzato, con il lucchetto visibilmente manomesso per poter entrare nell'area dello stabile, un anno fa non c'era alcun segno di effrazione, proprio a causa del libero passaggio nell'area della scuola. Difficile riuscire, anche stavolta, ad individuare i responsabili, perché nella zona mancano telecamere di sorveglianza. Forse gli stessi, forse qualcun altro. Ancora oggi il nome dei colpevoli resta un mistero.

Ma negli ultimi anni sono diversi gli assalti alle scuole del circondario. Tra il 2018 e il 2019 si registrò una vera e propria escalation, con diversi istituti presi d'assalto. Nel giugno del 2018 la notte prima degli esami di Stato un'ala della scuola media Martone di Pignataro fu distrutta. Otto giovani zona diedero fuoco alla scuola che alcuni di loro frequentavano. Le fiamme furono appiccate forse per far rimandare gli esami. In quella occasione tutti furono identificati dai carabinieri e in pochi mesi l'istituto tornò come nuovo, ma ancora oggi resta la ferita di un atto così doloroso per tutta la comunità. Eppure, almeno a Pignataro, tre anni fa la cultura e lo spirito civico vinse sul vandalismo e sui fenomeni microcriminali in preoccupante ascesa. 

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