Incendio in una casa di riposo
nel Casertano: morte due donne

Incendio in una casa di riposo nel Casertano: morte due donne
di Marilù Musto
Sabato 4 Gennaio 2020, 15:48 - Ultimo agg. 21:13
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Un vasto incendio si è sviluppato in una casa di riposo per anziani a Carinola, nel Casertano. Si tratta della sede della Onlus «Il Pino», lungo corso Umberto. Due le persone che hanno perso la vita, quattro sono state portate in salvo dai vigili del fuoco, molte altre allontanate prima dell'arrivo dei pompieri.
 



Le persone decedute sono due donne, una di 79 anni, Anna Penna di Sant'Agata de'Goti (Benevento), l'altra Emma Romagnolo di Sant'Andrea del Pizzone, frazione di Francolise, di 56 anni. Tre squadre intervenute con l'autoscala per salvare le persone da una finestra. Erano 28 persone ospitate in tutto gli altri si sono messi in salvo. Si ipotizza un guasto all'impianto di riscaldamento o un corto circuito.

«E' un lutto che colpisce tutti noi», ha dichiarato il sindaco di Carinola, Antonio Russo.

Le due donne - hanno accertato i carabinieri - dormivano quando è scoppiato l'incendio in un locale usato come lavanderia e deposito, e sono morte per asfissia a causa del fumo generato dalle fiamme. Altri quattro ospiti sono stati invece messi in salvo, attraverso una finestra, dall'autoscala piazzata dai vigili del fuoco, intervenuti con sei squadre provenienti dal Comando di Caserta e dai distaccamenti di Teano e Mondragone; i pompieri hanno dovuto sfondare anche le grate in ferro che proteggevano gli infissi. I restanti ospiti erano già stati messi in salvo dai dipendenti della casa di riposo prima dell'arrivo dei soccorsi. Oltre alle due vittime, un'altra persona ha riportato problemi polmonari che ne hanno reso necessario il ricovero in ospedale, mentre altri quattro ospiti, lievemente intossicati, sono stati curati sul posto dai medici del 118.

«E' stato un inferno» ha riferito un addetto che ha portato fuori alcuni pazienti; un altro ha raccontato del «fumo nero che ha avvolto tutte le stanze rendendo l'aria irrespirabile». Ancora incerte le cause del rogo, sebbene dai primi accertamenti compiuti dai carabinieri della Compagnia di Mondragone, sembra si tratti di un fatto accidentale, provocato da un corto circuito o da un guasto a qualche dispositivo elettrico in un locale ubicato probabilmente nel sottotetto. I militari, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, stanno anche verificando se a far partire le fiamme possa essere stato il comportamento di qualche ospite. Se qualcuno, insomma, con un accendino possa aver dato fuoco a del materiale, come dei vestiti. Ora le indagini, spiegano gli investigatori, riguarderanno anche le autorizzazioni amministrative e il rispetto delle norme di sicurezza ed igienico-sanitarie. Il sindaco Antonio Russo valuterà nei prossimi giorni se disporre il lutto cittadino. La struttura, ubicata nel centro del paese, in Corso Umberto I, è gestita da una onlus.
 
 

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