Jabil, la voce dei sindacati:
«Ancora niente revoche ai licenziamenti»

Jabil, la voce dei sindacati: «Ancora niente revoche ai licenziamenti»
Sabato 30 Maggio 2020, 14:55 - Ultimo agg. 16:07
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«I lavoratori della Jabil non possono essere lasciati in balia delle irresponsabilità dell'azienda e l'impotenza delle istituzioni. È trascorsa una settimana dall'ultimo incontro interrotto dopo 73 ore e il tavolo che si sarebbe dovuto riconvocare alle ore 9 del 26 maggio scorso alla presenza dei Ministeri e della Regione Campania, non c'è stato. Resta invece la conferma dei licenziamenti. Serve un intervento forte da parte delle istituzioni a tutti i livelli per salvare 190 posti di lavoro». È una nota che arriva dalla Fim Fiom Uilm e Cgil Cisl Uil della Campania a sollecitare ancora una volta la riconvocazione del tavolo con cui obbligare in sostanza la multinazionale Jabil a riprendere il dialogo dopo l'interruzione del confronto al ministero del Lavoro ed il dietrofront del gruppo americano ad un passo dall'accordo. «Il divieto di licenziare in pandemia va fatto rispettare e non può rimanere solo un annuncio», annotano i sindacati che annunciano il proseguimento della mobilitazione a oltranza fino a soluzione della vertenza. 
 


Deludente per i sindacati, dicono ancora i segretari generali di Cgil Csil Uil Campania e di Fim Fion e Uilm Campania, anche l'audizione di ieri in Consiglio Regionale della Campania: «ha rappresentato solo un passaggio a vuoto: nel silenzio della politica si è consumato un altro incontro senza risultati», denunciano. «Resta la conferma dei licenziamenti e, più passano i giorni, più scopriamo che non esiste nessuno "zio d'America" ma soltanto una multinazionale che, come Jabil, abbandona i tavoli violando le leggi italiane e abbandonando 190 Lavoratrici e Lavoratori con le loro famiglie», dicono solllecitando dunque «un intervento forte da parte delle istituzioni a tutti i livelli per salvare 190 posti di lavoro a partire dal ritiro dei licenziamenti e costruendo soluzioni »alla luce del sole« con i livelli istituzionali, soggetti imprenditoriali che garantiscano con progetti seri una prospettiva industriale avallata dalle istituzioni nei ministeri e le organizzazioni sindacali». «Soluzioni che diano opportunità concreta a tutti i 540 Lavoratori»,concludono i sindacati rinnovando l'impegno a portare avanti lo sciopero ad oltranza che senza risposte positive sulla riapertura di un tavolo negoziale porterà «a indire una forte mobilitazione sul territorio di Caserta a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Jabil».

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