Jabil, intesa sui turni l'azienda
riorganizza i piani di produzione

Jabil, intesa sui turni l'azienda riorganizza i piani di produzione
di Enzo Mulieri
Martedì 9 Giugno 2020, 08:10
3 Minuti di Lettura
Ritorna il sereno tra ex licenziati della Jabil, attualmente reintegrati, e la multinazionale statunitense delle telecomunicazioni dopo il braccio di ferro che si era instaurato la settimana scorsa sulla turnazione oraria da osservare sul posto di lavoro. L'accordo è stato raggiunto, ma solo parzialmente, nel primo pomeriggio di ieri dopo che si erano rivelate del tutto fondate le proteste degli ex licenziati sottoposti ad orari a scartamento ridotto e che solo relativamente hanno visto finalmente riconosciute le loro rivendicazioni. Una controversia sia pure breve ma a tinte forti, quella delle ultime ore, che si è risolta in extremis quando già gli operai avevano preparato sulla diatriba una specifica missiva da inviare alla Ministra del lavoro Nunzia Catalfo. E così, da quest'oggi, a Marcianise andrà in vigore la nuova turnazione oraria, non ci dovrebbe essere più nessuna discriminazione in vista per l'intera pianta organica di 540 addetti, ugualmente compresa e coinvolta per la seconda volta nella procedura di cassa integrazione per Covid che dovrebbe partire con effetto retroattivo dal 1 giugno.

LEGGI ANCHE Torino, ucciso a colpi di pistola: uomo trovato legato e imbavagliato in auto

Pax sindacale, allora, da giudicare opportuna e tempestiva potendo essere considerata il migliore viatico possibile rispetto al vertice che si terrà questo pomeriggio in videoconferenza, presso il Mise, e che dovrebbe segnare la Fase 2 del piano di ricollocazione delle maestranze Jabil in esubero. Un appuntamento che risulta cruciale sotto diversi profili e per tutti i dipendenti, senza distinzione alcuna, dove a fare la differenza saranno le garanzie piu eque previste per il personale in uscita, a cominciare dall'opportunità di poter mantenere le condizioni giuridiche ed economiche già applicate nell'attuale rapporto di lavoro. Ma garanzie importanti pure ci saranno per quanti resteranno a lavorare presso lo stabilimento casertano, una volta che il gruppo delle Tlc si è impegnato ad attuare il proprio progetto industriale con la sua presenza nel territorio nazionale e provinciale. Oggi, quindi, la svolta è dietro l'angolo. Al tavolo di confronto on line ci sarà il massimo dirigente del Mise Sorial, probabile l'intervento della Ministra del lavoro Catalfo, mentre è sicura la partecipazione della Regione con l'assessore al lavoro Sonia Palmeri, del Ceo di Jabil Clemente Cillo e del responsabile delle rIsorse umane Antonio Palumbo. Si preannuncia l'arrivo a Roma anche dei rappresentanti delle segreterie territoriali dei metalmeccanici, mentre le Rsu interverranno nel collegamento direttamente dalla sede dell'azienda. «Si aspetta solo l'ufficializzazione delle aziende che hanno presentato offerte vincolanti - ha dichiarato Giovanni Rao segretario regionale della Uilm- e pronte ad insediarsi nel territorio. Il tavolo è aperto al contributo di tutti sulla base dell'accettazione dei corrispettivi economici e contrattuali che costituiscono le fondamenta per ogni successivo accordo». Al termine della videoconferenza verrà stilato un apposito verbale sulle adesioni delle nuove imprese. Di seguito, nei giorni successivi, la parola spettera ai dipendenti chiamati ad esprimere le loro volonta dandone comunicazione alla Direzione delle risorse umane di Jabil. Solo dopo tanti adempimenti scatteranno le operazioni conseguenti propedeutiche al reimpiego e che verranno favorite attraverso l'organizzazione di specifici percorsi di riqualificazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA