La notizia è certa, ma il riserbo assoluto: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come riportato anche nell'agenda del Quirtinale, sarà a Caserta il 29 febbraio, ma nessuno dei responsabili di Prefettura, forze dell'ordine, Reggia, fa trapelare dettagli o particolari dell'evento. Tutti si trincerano dietro un istituzionale "no comment". Questa sarà, comunque, la prima visita del Presidente Mattarella nel capoluogo e la terza nella provincia nell'arco di un anno.
Nel marzo del 2023, infatti, il Capo dello Stato fu a Casal di Principe per celebrare la giornata nazionale delle vittime innocenti delle mafie e l'anniversario dell'uccisione di don Peppe Diana, mentre a dicembre fu a Mignano Montelungo, in occasione dell'ottantesimo anniversario (era dicembre 1943) della battaglia in cui combatterono, per la prima volta al fianco degli Alleati, i soldati dell'Esercito Italiano ricostituito dopo l'armistizio dell'8 settembre. L'occasione, come anticipato da Il Mattino, della visita di Mattarella a Caserta, dove sarà presente anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è fornita dalla cerimonia di inaugurazione delle sale espositive della Gran Galleria e dalla visita alla mostra temporanea "Visioni" nel settore nord-ovest del Palazzo reale, ritornato nella disponibilità della Reggia dopo che per decenni era stato in uso alla Scuola Specialisti dell'Aeronautica Militare.
I dettagli della visita saranno definiti dal Quirinale e dalla prefettura. Al momento trapela poco sulla giornata casertana del Presidente. Mattarella, considerata anche la felice posizione della stazione a ridosso della Reggia, dovrebbe arrivare in treno.
Dunque, una inaugurazione in grande stile per l'enorme spazio, 3.000 metri quadrati di superficie, il cui restauro è stato recentemente terminato e dove sono state ricavate numerose sale e la “Gran galleria”, ambienti destinati a esposizioni temporanee. La Reggia, così, nel rendere omaggio al suo autore, Luigi Vanvitelli, nel 250esimo anniversario della morte, potenzia e differenzia l'offerta culturale ed estende il circuito di fruizione. L'ala ovest del Palazzo Reale, adeguatamente rifunzionalizzata, è diventata, infatti, una vera e propria area museale, dove, al piano terra sono ospitate attività educative, una sala conferenze e il nuovo bookshop; al secondo piano, nei numerosi ambienti della Gran Galleria, sale e vani di servizio per esposizioni temporanee.
Spettacolare l'effetto dell'intervento di recupero e restauro, condotto con tecniche innovative e maestranze di altissimo livello professionale, con cui è stata ripristinata e restituita alla fruizione l'infilata di 19 ambienti più quello denominato “Gran galleria”, che era l'ex cinema dell'Aeronautica. Concreto, funzionale e apprezzabile l'esito del restauro, ambizioso l'obiettivo. La finalità delle nuove aree, infatti, è quella di accogliere, organizzare e produrre mostre di qualità ai livelli della Reggia, ovvero in un'ottica e in un perimetro che vanno ben oltre i confini nazionali. Insomma, la Reggia si pone, da oggi, come credibile e autorevole sede di iniziative culturali ed espositive di livello internazionale sullo stesso piano delle altre residenze reali d'Europa.
L'operazione-recupero, che rientra nei Cantieri Mom (Miglioramento dell'offerta museale) previsti nell'ambito del Programma operativo complementare di azione e coesione 2014-2020 Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020, è stata realizzata in attuazione del piano commissariale di restituzione degli spazi, occupati per anni da altre istituzioni o enti, alla Reggia. Insomma, la riapertura dell'ala nord-ovest alla fruizione pubblica costituisce un avvenimento importante e simbolico, in quanto rappresenta il primo passo di restituzione fisica e funzionale degli ambienti tornati alla Reggia, che riprende, così, esclusivamente il suo ruolo museale, educativo e culturale.
Per l'inaugurazione dei neonati spazi è stata organizzata una mostra fotografica per esaltare l'opera di Luigi Vanvitelli e per chiudere le celebrazioni dell'anno a lui dedicato. “Visioni” di Luciano D'Inverno e Luciano Romano è il titolo dell'esposizione, curata da Gabriella Ibello, aperta al pubblico dal primo marzo al 15 luglio.