Ancora movida violenta ad Aversa. Questa volta teatro dell'ennesima aggressione del branco è stato il Parco Pozzi. A farne le spese un giovane che è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa, dove è stato trattenuto in osservazione, anche se le sue condizioni non sono gravi.
A far scattare la molla della violenza, come accade sempre, motivi banali.
l'episodio ha avuto, come era prevedibile, una ricaduta anche a livello politico. Il leader dell'opposizione di centrodestra in consiglio comunale Gianluca Golia che ha dichiarato: «L'ennesima lite, l'ennesimo episodio caratterizzato da violenza e armi, rendono questo inizio di settembre triste. L'episodio che ha visto come teatro della violenta rissa, a suon di coltelli, il Parco Pozzi, rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme per la città e la sua sicurezza. Da mesi, oramai, - continua l'esponente della minoranza - come ogni cosa che riguarda questa amministrazione impegnata a costruire la città del futuro ma, molto poco attenta alle esigenze del presente, si parla di potenziamento della video sorveglianza ma, purtroppo ad oggi, solo materiale per titoli di giornali ma di concreto ancora nulla. Auspico che a breve, con il rientro definitivo dalle vacanze agostane e quindi con il ripopolamento della città e delle sue zone calde, il sindaco possa intervenire in modo forte e repressivo cercando di arginare questo fenomeno di violenza insensata».
«La mia vicinanza al giovane aggredito, con l'auspicio che non abbia riportato lesioni gravi. Voglio incontrarlo afferma da parte sua il sindaco Alfonso Golia - per portargli il saluto e la vicinanza della città. C'è la massima attenzione nostra in città. Da piccoli bulletti a criminali il passaggio è immediato, chi gira con un coltello è un criminale e faremo la nostra parte affinché gli aggressori siano consegnati alla giustizia. Le parole di questa signora continua l'esponente Dem - fanno male. Leggere di questi episodi dopo quello che sta emergendo sul suicidio di un giovanissimo in un comune campano preoccupa ancora di più. Mi sento chiamato in causa a fare di più ancor prima che da sindaco da padre. Lo sforzo che bisogna fare è agire in sinergia, con le famiglie e con le scuole. Siamo tutti chiamati ad una maggiore attenzione e responsabilità. Questa è una sfida che si vince solo se si lavora tutti insieme».