Movida, l'ira dei residenti: «Noi svegli fino alle 3»

In Prefettura previsto un incontro con i cittadini inferociti

Il centro di Caserta
Il centro di Caserta
di Daniela Volpecina
Lunedì 3 Luglio 2023, 08:37 - Ultimo agg. 15:00
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Movida selvaggia, arriva la stretta della Prefettura ma la situazione non cambia. È entrato in vigore infatti il nuovo dispositivo, stabilito dal Tavolo di osservazione sulla sicurezza urbana, che contempla un incremento di unità, mezzi e pattuglie. Fino alle due di notte. Un deterrente che non sembra aver scoraggiato assembranti, musica ad alto volume e schiamazzi fino all'alba. I residenti del centro storico sono tornati infatti a protestare e promettono battaglia per tutta l'estate.

Rivendicano il diritto al riposo e alla salute, contestano l'assenza di controlli nei locali e invocano, da parte del Comune, una maggiore presenza dei vigili urbani per monitorare l'occupazione di suolo pubblico e la diffusione sonora nel rispetto delle soglie previste dal regolamento. «Questa notte è andata ancora peggio del solito commenta la presidente del comitato "Vivibilità cittadina", Rosy Di Costanzo con tanti cittadini che ancora una volta non sono riusciti a chiudere occhio fino alle tre.

Ma davvero in un paese civile devono essere i locali a dettare legge e a decidere quando una persona può finalmente riposare? Ciò che si sta verificando ha dell'assurdo e spiace che chi di dovere sembra quasi che non se ne renda conto. Qualche sera fa in via Sant'Agostino hanno addirittura allestito un palco sul quale si sono esibiti dei musicisti. Eppure il regolamento dice chiaramente che la musica può essere diffusa soltanto all'interno dei locali».

Dalla Prefettura fanno sapere intanto che il dispositivo è entrato in vigore regolarmente come annunciato e che non sono state registrate particolari criticità, casi limite o segnalazioni specifiche. Le istanze dei cittadini saranno comunque al centro dell'incontro già programmato per domani mattina a margine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza e in quella sede avranno la possibilità di illustrare al Prefetto ciò che, a loro avviso, non sta funzionando. L'elenco delle richieste, tra l'altro, è abbastanza corposo e riguarda in modo particolare la sicurezza, la quiete pubblica, l'eliminazione degli ostacoli che impediscono ai residenti di uscire o rientrare in casa con l'automobile, il degrado diffuso con i quali sono costretti a fare i conti ogni mattina dovendo muoversi tra vetri rotti e rifiuti di ogni tipo e tanto altro.
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Si professa al fianco dei residenti del centro storico l'assessore comunale alle attività produttive, Emiliano Casale, che definisce giuste le rivendicazioni dei cittadini relativamente alla diffusione incontrollata della musica oltre i volumi limite: «Si tratta di una situazione intollerabile spiega che abbiamo intenzione di affrontare in modo esemplare. Se davvero vogliamo rilanciare il turismo dobbiamo fare in modo che il centro storico sia vivibile. Le recensioni dei visitatori che restano a dormire in città sono invece molto negative proprio a causa degli schiamazzi e del disturbo della quiete pubblica. Così non va. Nulla contro i giovani che hanno il diritto di svagarsi e divertirsi ma se vuoi ascoltare musica a certi volumi vai in discoteca, non nei baretti. Stiamo studiando tutte le possibili soluzioni per cercare di collimare le esigenze dei residenti, dei turisti e di quanti invocano il legittimo diritto al riposo con le istanze di chi lavora e di chi fa e vive la movida notturna. Non solo controlli dunque dalla prossima settimana ma anche penalità e sanzioni soprattutto per chi trasgredisce ripetutamente».

Controlli che dovrebbero partire in concomitanza con l'entrata in vigore, a partire dal 7 luglio, della nuova ordinanza che vieta la somministrazione di alimenti e bevande e la vendita, nel caso di pubblici esercizi e attività artigianali ma anche di distributori automatici, dalle 3 alle 6 del mattino, introduce il divieto di consumare qualsiasi bevanda in contenitori di vetro o plastica dalle 22 alle 6 di venerdì, sabato e domenica, a meno che non ci si trovi nelle aree date in concessione di occupazione di suolo pubblico con tavolini, sedie e dehors, e vieta la diffusione della musica all'interno dei locali a chi non è in possesso della Valutazione di impatto ambientale e comunque a partire dall'una di notte. E intanto anora una volta lavoro di pulizia straordinario per gli operatori ecologici per restituire decoro alle stradine del centro storico. Cannucce e bicchieri di plastica lasciati nelle fioriere insieme alle bottiglie di vetro, pacchetti e cicche di sigarette accantonati sul ciglio della strada, avanzi di cibo, cartacce e tanto altro lungo tutto il percorso che costeggia i locali.
 

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