Natale a Caserta, è flop turismo: «Calo di presenze inatteso»

«Regge solo il turismo di ritorno, persone che hanno parenti qui e vengono a trascorrere le festività con loro»

Shopping di Natale a Caserta
Shopping di Natale a Caserta
di Lidia Luberto
Domenica 24 Dicembre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 15:30
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Un Natale sorprendente ma in negativo: a Caserta, infatti, quest'anno, c'è un movimento turistico molto scarso per non dire inconsistente. È il dato comune alla maggior parte delle strutture ricettive in città. «Una situazione inaspettata dopo ciò che si era verificato l'anno scorso, quando per Natale avevamo il tutto esaurito. Pensavamo di bissare il successo delle festività del 2022, invece, il calo è evidente e per molti versi incomprensibile», dice Annamaria Pezone, titolare del B&b Artistic Charming house, situato a ridosso della Reggia. «Stranamente - continua - soprattutto, per noi che siamo a due passi dal complesso vanvitelliano. Comunque, almeno a guardare le prenotazione arrivate finora, dovrebbe andare meglio da gennaio. Abbiamo, infatti, già prenotazioni che arrivano fino a giugno, e, peraltro, si tratta, soprattutto di stranieri». Il calo di presenze è stato rilevato anche all'hotel dei Cavalieri, in piazza Vanvitelli, occupato per metà, e all'Hotel Bruman in via Roma. Come osserva Anna Bifulco, la titolare del Bruman, «le cose sembrano essere molto diverse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando eravamo al completo. Probabilmente, terminato l'effetto Covid, diminuita la paura del contagio, molte persone hanno preferito altre mete lontane, all'estero. Anche se, di contro, non sono mancate disdette di persone che si sono ammalate proprio di Covid. Per Capodanno, invece, sembra esserci qualcuno in più. Si tratta, però, in genere di un turismo cosiddetto di ritorno: ospitiamo, cioè, persone che hanno parenti qui e vengono a trascorrere le festività con loro». Per Daniele Garofalo, responsabile degli hotel Royal, Novotel e Vanvitelli, il calo di presenze per Natale non è una sorpresa. «Tradizionalmente il 24, 25, 26 dicembre non c'è un movimento significativo, è un fenomeno che capita da sempre a partire dal 20 dicembre e si protrae fino al 10 gennaio. Ci siamo abituati. Però, forse, quest'anno un ulteriore calo lo abbiamo registrato». Meglio dovrebbe andare, anche secondo lui, a Capodanno. «Siamo soliti organizzare - conclude - la cena del 31 e, dunque, abbiamo già prenotazioni di gruppi che vengono da fuori e si trattengono per più notti». La consuetudine che si identifica con il turismo di ritorno è stato osservato anche a Cas'e charming house, dove, nel periodo di Natale gli ospiti sono prevalentemente casertani che vivono altrove e tornano per trascorrere le festività nella famiglia di origine. «Sono tante le persone, soprattutto i giovani, che vivono all'estero, al nord, e, per le quali il Natale si trasforma in un ritorno alle radici, un modo per rivedere i vecchi amici, quelli che si incontrano solo in questa occasione». 

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Insomma, come a dire che, nonostante la Reggia con le numerose iniziative messe in campo e quelle organizzate dal Comune, Caserta continua a non attirare. «Molte, seppur lodevoli manifestazioni, sono più per un pubblico locale che per turisti provenienti da fuori», osserva l'imprenditore turistico Francesco Marzano. «Spero molto nella tanto attesa istituzione della tassa di soggiorno - continua - che ormai sembra essere cosa fatta.

Credo che con una somma dedicata, come quella che deriverà da questa imposta, si potrà costruire un piano di promozione e di marketing per il lancio del territorio». Un percorso che, per la verità, si era già tentato in passato ma senza risultati. Ciò è diverso ora, secondo Marzano, perché non si tratta solo di idee, in quanto adesso ci saranno i fondi e i finanziamenti finalizzati. «A questo punto è con queste condizioni, davvero si potrà individuare una strategia operativa che dovrebbe nascere, però dalla collaborazione fra il Comune, con il tavolo del turismo, Università e Camera di commercio. Insomma, visto, che ormai per l'istituzione della tassa manca pochissimo, mi piace pensare che questo sia l'ultimo Natale casertano senza servizi, comunicazione, promozione e senza un brand Caserta riconoscibile e facilmente comunicabile». Anche perché, se non si mettono in campo azioni nuove e più efficaci, il milionesimo visitatore della Reggia sarà una beffa per la città che continua a sembrare altrove, separata dal monumento che pure continua a renderla famosa e nota in tutto il mondo. A fare da contraltare le strade dello shopping affollate dai casertani. 

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