Neonata morta, visite mediche per i 2 fratellini tolti ai genitori

Attesa per la seconda parte dell'autopsia per dissipare i dubbi sulle cause del decesso

Neonata morta, visite mediche per i 2 fratellini tolti ai genitori
Neonata morta, visite mediche per i 2 fratellini tolti ai genitori
di Gabriella Cuoco
Sabato 16 Settembre 2023, 09:03
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Sono stati sottoposti ad una serie di visite mediche, tra cui una pediatrica a largo raggio e un controllo neuropsichiatrico, i due fratellini della piccola Aurora, la neonata di appena quarantacinque giorni trovata morta in culla dai genitori.

Quindici giorni fa si apriva un caso che, ancora oggi, ha lati oscuri e che si regge sull'attesa del risultato autoptico, effettuato sul corpicino della piccola, dal collegio medico-legale che la prossima settimana - il 22 settembre- presso l'ospedale civile di Caserta, effettuerà la seconda parte e cioè quella microscopica e tossicologica dopo l'espianto degli organi. I fratellini sono affidati, dall'ufficio preposto del Comune con la supervisione dell'assistente sociale Anna Izzo, ad una casa-famiglia su richiesta del tribunale dei minori di Napoli, in quanto i due genitori sono indagati per omicidio colposo. Il pm Stefania Pontillo della Procura di Santa Maria Capua Vetere qualche giorno dopo la morte della piccola emise un provvedimento nei confronti della coppia, che risiede in un appartamento di una palazzina di famiglia in via Mandre.

I carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico continuano ad indagare a trecentosessanta gradi, non tralasciando assolutamente nulla.

I genitori di 26 e 19 anni continuano a restare fermi sulle proprie posizioni ribadendo che la figlia è stata sottoposta ad un bagnetto e che, solo dopo qualche ora, le sono state riscontrate numerose ustioni sul corpo, specialmente agli arti inferiori, dovute all'acqua troppo calda. Lo stesso padre ha spiegato che si è recato poi in farmacia per ben due volte per procurasi creme e farmaci.

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Alla domanda precisa dei carabinieri, relativa alla presenza di ecchimosi sull'addome, il 26enne ha chiarito che quando la compagna lo ha chiamato, perché si trovava in un'altra stanza, constatando che la figlia non dava segnali di vita, ha provato a praticarle un massaggio cardiaco, cercando invano di rianimarla. Una versione questa poi smentita dal nonno paterno Gennaro che, al contrario, ha sottolineato di essere stato lui stesso ad effettuare il massaggio cardiaco in quanto il figlio lo aveva allertato telefonicamente chiedendogli di precipitarsi da lui. Gli avvocati della famiglia Davide Pascarella e Carlo Perrotta stanno seguendo passo dopo passo tutta la vicenda. «Stiamo collaborando con le autorità fanno sapere - affinché le indagini possano fare luce al più presto su questa triste vicenda che ha scosso tutti. A questo punto potrebbe essersi trattato di un incidente domestico».
 

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