Ultimo saluto di Caserta a Peppino Pasquariello

pasquariello
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di Alberto Zaza d'Aulisio
Sabato 15 Luglio 2017, 17:32
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CASERTA - «Vorrei tanto che Caserta dedicasse una sua strada a Mimì Rotili». Peppino Pasquariello - tumulato l’altro giorno nel Cimitero cittadino con la benedizione di Don Antonello Giannotti - lo aveva confidato all'amico Lello Menditto durante un loro recente incontro. Nobilissimo pensiero nel ricordo dell'amico dei tempi del liceo, diventato il leader della prima associazione studentesca di Caserta nel dopoguerra, di cui si occupò il «Cronical», il giornale edito sotto l'egida del Comando Alleato a Caserta.
Avvocato cassazionista e poi Giudice Onorario Aggiunto presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Assistente alla Cattedra di Diritto Agrario dell'Università di Napoli e componente la Sezione di Caserta del Comitato regionale di controllo sugli atti degli Enti Locali, sempre impegnato nell'area democratica, Giuseppe Pasquariello fu assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Università, Attività Ricreative, Rapporti Internazionali, Sport e Pace nella prima delle cinque Giunte della sindacatura di Aldo Bulzoni dal dicembre 1993 al febbraio 1994. Espressosi magistralmente in attività di varia umanità, presidente dal 1986 al 1989 del prestigioso Circolo Nazionale di Caserta, il più antico della provincia, ha pubblicato, tra l'altro,«Le famiglie storiche di Caserta»,«Storia di Caserta e della sua provincia», «Dall'Unità al Fascismo». Ai figli Francesco e Gianpiero aveva già consegnato la sua Toga, indossata a lungo con alto profilo professionale, dignità ed onore.
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