Reggia di Caserta, aperti tutti
i cantieri dallo scalone agli arredi

Reggia di Caserta, aperti tutti i cantieri dallo scalone agli arredi
di Lidia Luberto
Giovedì 16 Gennaio 2020, 08:17
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La Reggia presto diventerà un grande cantiere ma nulla cambierà per i turisti. Perché se chiude una zona interessata dai lavori, ne apre un'altra, appena restaurata o normalmente interdetta al pubblico. E non solo. I visitatori, ma anche i cittadini interessati, potranno seguire gli interventi in tempo reale. Lo ha spiegato il direttore, Tiziana Maffei, ieri nel corso della conferenza convocata per presentare il programma. Con lei la responsabile del procedimento Flavia Belardelli e i direttori Pino Graziano e Letteria Spuria.
I FINANZIAMENTI
I lavori, finanziati con il primo stralcio del finanziamento di 40 milioni erogato all'interno del piano stralcio «Cultura e turismo 2014-20» e con il Fondo Sviluppo e coesione, per un importo complessivo a base d'asta di 13.982.850 euro, si articolano in tre lotti e relativi cantieri. «La separazione dei cantieri favorirà - ha spiegato Maffei - la riduzione dei tempi di esecuzione, la minimizzazione dell'impatto percettivo e la specializzazione delle maestranze». Che era uno dei requisiti richiesti nel bando di gara.
LE SOLUZIONI MIGLIORATIVE
In fase di gara, le imprese appaltatrici hanno formulato soluzioni migliorative che puntano alla minimizzazione dell'impatto, alla riduzione dei tempi (che saranno strettissimi, hanno assicurato i responsabili: si concluderanno entro l'anno appena iniziato), sulla qualità estetica e funzionale della passerella per le ispezioni del sottotetto e sulla comunicazione del restauro in corso anche attraverso le più moderne tecnologie digitali. I lavori sono seguiti dall'area tecnica della Reggia, ma gli interventi mettono in gioco tutti gli altri settori. «Tutti gli uffici sono impegnati: alcuni nella direzione dei lavori, appunto, altri nella revisione dei percorsi, altri ancora nei progetti previsti per comunicazione. Insomma, abbiamo voluto mettere in gioco tutte le parti e i servizi, in modo da proporre percorsi museali sempre nuovi, con una vitalità né diventi elemento di riconoscibilità della Reggia».
COPERTURE E PARAFULMINE
Le opere incluse nel primo lotto, di cui è direttore dei lavori Luigi Di Francesco, (affidate all'impresa Ati italiana costruzioni srl Fratelli Navarra srl e Icores srl) riguardano il risanamento delle coperture, che presentano molti punti vulnerabili esponendo, così, gli ambienti dei piani sottostanti a infiltrazioni di acque oltre che al rischio di cedimenti improvvisi. In particolare l'appalto prevede il completamento dell'opera di risanamento della copertura della cappella Palatina, la cui condizione di dissesto è già stata denunciata dal crollo di uno degli abbaini, attualmente puntellato. Quindi, utilizzando i ponteggi montati per eseguire l'intervento sulle falde, verranno proseguite le opere di restauro delle due facciate occidentali del terzo e del quarto cortile e di parte della facciata settentrionale del quarto cortile rimaste escluse dai tre lotti precedentemente realizzati. In questo stesso lotto è incluso il restauro dei due androni laterali della facciata principale, in condizioni di avanzato degrado per l'assenza di manutenzione nell'ultimo trentennio, e la realizzazione dell'impianto di protezione dai fulmini dell'intero palazzo.
SCALONE E APPARTAMENTI
Il secondo lotto, i cui lavori sono diretti da Giuseppe Graziano, comprende il restauro del rivestimento marmoreo dello scalone d'onore e opere conservative di otto sale dell'appartamento reale dove si interverrà su alcuni tratti più degradati del pavimento in finto marmo dalla Sala del Consiglio a quella di Pio IX, comprese le retrostanze. L'opera di restauro interessa anche gli arredi lignei di maggiore pregio, quali i due letti monumentali di Gioacchino Murat e di Francesco II e i due comodini della camera da letto di Murat.
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