Napoli, avvocato arrestato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: fermato con droga e cellulare per il «cliente»

Il professionista aveva con sé quattro panetti di hashish da circa 100 grammi, un microtelefono e un caricabatterie

Cancello del carcere di Santa Maria Capua Vetere
Cancello del carcere di Santa Maria Capua Vetere
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 13:20 - Ultimo agg. 16:46
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Si reca in carcere per andare a parlare con il proprio assistito detenuto e viene sorpreso con la droga e un micro cellulare addosso, destinati ovviamente al cliente. Il fatto è accaduto qualche giorno fa nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, protagonista un avvocato del Foro di Napoli, che è stato arrestato e posto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di hashish. La Polizia Penitenziaria ha eseguito il provvedimento restrittivo emesso dal Gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura. Per il detenuto destinatario del carico da circa cento grammi, il Gip ha invece disposto la custodia cautelare in carcere. I fatti sono accaduti il 17 febbraio, e gli accertamenti investigativi coordinati dalla Procura, che hanno portato all'emissione delle misure, sono stati molto veloci. Il legale difensore ha incontrato il detenuto nella sala colloqui del carcere, ed è qui che il professionista è stato sottoposto a perquisizione personale da parte degli agenti penitenziari, che gli hanno trovato addosso quattro panetti di hashish del peso di quasi cento grammi, un micro telefonino con scheda sim e un caricabatteria con cavetto.

«Un episodio sconcertante che però ci ricorda l'elevata professionalità del personale di polizia penitenziaria che opera quotidianamente nelle carceri». Così in una nota il segretario regionale dell'Uspp Ciro Auricchio e il presidente dell'Uspp Giuseppe Moretti, commentano l'arresto dell'avvocato che si stava recando a colloquio con un suo cliente detenuto trovato in possesso di droga e di un cellulare. «Il nostro encomio - continuano i due sindacalisti - va ai colleghi del carcere di Santa Maria Capua Vetere, che mantengono alta sempre la guardia nonostante la gogna mediatica che si è abbattuta sul quel personale». «La polizia penitenziaria - ricordano infine Auricchio e Moretti - crede fortemente nei valori democratici e istituzionali. Nonostante le ataviche criticità, mancano ben mille poliziotti in Campania e ottanta nel carcere sammaritano, gli agenti riescono a mantenere l'ordine e la sicurezza interna e il nostro plauso va al comando del carcere per la brillante operazione».

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