Scalo merci, Parigi vicina I sindacati: «Potenziare»

Lo scalo merci di Maddaloni
Lo scalo merci di Maddaloni
di Giuseppe Miretto
Giovedì 6 Aprile 2023, 08:46
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Lo scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise sempre più punto di riferimento del «network intermodale nazionale e internazionale del Polo Logistica» che collega la Sicilia con il Nord Italia e con l'Europa. Dopo l'arrivo degli operatori austriaci della Rail-Cargo OBB, c'è l'annuncio di Mercitalia: ufficializzato, a Parigi nel corso della fiera «Semaine de l'innovation, du transport e de la logistique», l'avvio di tre nuove tratte ovvero 24 treni settimanali tra la Capitale francese, Maddaloni-Marcianise, Catania e Bari. I convogli, sia in andata che ritorno, saranno istradati via Modane. OBB, invece, garantisce collegamenti della piattaforma casertana con l'Austria, il centro Europa, Trieste-porto e le aree della Baviera. Questi incoraggianti segnali della crescita produttiva, ormai stabilizzati da mesi, si sommano al potenziamento del collegamento stabile tra lo scalo Maddaloni-Marcianise e quello di Catania Bicocca.

Continua la crescita del numero di convogli e la diversificazione della tipologia di merci trasportate.

In cifre, solo sulla direttrice da e per la Sicilia sono diventatati permanenti sei viaggi settimanali con treni con capacità di trasporto di 1.100 tonnellate e dalla lunghezza di 415 metri. Diversificato anche il materiale rotabile per il trasporto di casse mobili, container, contenitori cisterna per il trasporto di liquidi, gas e polveri oppure silocontainer. Tutto questo per dare risposta alla domanda di movimentazione di prodotti industriali, chimici, groupage, food & beverage. E ad ogni annuncio, riprende slancio la richiesta pressante dei sindacati di convocare una «cabina di regia per il potenziamento della infrastruttura casertana».

«Se il più grande scalo merci del Mezzogiorno commenta Angelo Lustro (Filt-Cgil) - continua a recuperare la sua naturale funzione di collegamento tra la Sicilia e gli hub intermodali del Nord Europa, non è più rinviabile il riconoscimento dello status di impianto primario e quindi l'avvio del potenziamento». Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugle Ferrovie Orsa, Fast Confsal, a livello regionale e nazionale, chiedono con insistenza da mesi a Mercitalia Shunting&Terminal, Marcoitalia rail e Rfi l'aumento del personale presso lo scalo ferroviario Maddaloni-Marcianise». Un incremento dell'operativa delle attività di handling è ritenuto insufficiente. «Mercitalia e Rfi conclude Lustro - dispongano, da subito, la piena riapertura completa del fascio binari arrivi partenze. Dei 32 binari complessivi, 10 sono ancora chiusi nonostante l'aumento dei treni».

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E anche il comune di Maddaloni è insofferente. «Si continua a perdere tempo polemizza il sindaco Andrea De Filippo - sulla programmazione del potenziamento infrastrutturali di un'area inserita nelle zone economiche speciali (Zes) a partire delle nuove strade di accesso finanziate con 20 milioni di euro». Nel mirino finiscono anche i vertici di Rfi e Mercitalia. Inviata una nota di protesta. «Riteniamo scorretto e inaccettabile - denuncia il sindaco - che, nonostante reiterati solleciti, i toponimi collegati scalo merci continuano ad essere errati estromettendo volontariamente, da tutti i comunicati ufficiali o dagli atti aziendali, il riferimento al territorio che accoglie la quasi totalità dello scalo e del traffico di Tir collegato. Pertanto, sospendiamo tutti gli atti amministrativi e le autorizzazioni chieste da Rfi».
 

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