Macrico, parco tra sport e innovazione sostenibile: la sfida in cinque ambiti

Il piano di rinascita prevede spazi per arte, accoglienza e biodiversità

Il tour al Macrico del vescovo D'Alise
Il tour al Macrico del vescovo D'Alise
di Nadia Verdile
Giovedì 6 Aprile 2023, 08:37 - Ultimo agg. 09:51
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Il Macrico che verrà sarà un progetto di rigenerazione urbana, un parco per l'innovazione sostenibile, per le arti e la salute. Sarà un polmone verdissimo nella città ma anche un luogo di incontro e di crescita. Mentre continuano gli incontri tra il professore Christian Iaione con il mondo delle associazioni e delle istituzioni lo studio Alvisi Kirimoto lavora al progetto di rinascita. Fulcro della proposta di recupero e di riconversione è la drastica riduzione della cubatura esistente in favore di un parco dove il verde unisce tutti gli elementi e gli spazi. Saranno demoliti gli edifici in lamiera utilizzati principalmente come ricovero attrezzi e che non hanno alcun valore né storico né costruttivo. Saranno recuperati i manufatti in muratura che presentano uno stato di conservazione migliore e che sono localizzati principalmente nella fascia centrale dell'area dove insistono anche gli ex magazzini, attualmente parzialmente demoliti, che saranno rifunzionalizzati e naturalmente l'hangar.

Il verde, trait d'union tra tutti gli elementi, sarà dato dalla vegetazione già esistente, con l'obiettivo di tutelare, in tutti i casi possibili, le alberature già presenti e poi da un verde progettato, creando situazioni naturali che stimoleranno, a seconda della configurazione, un diverso approccio del visitatore e che si ispireranno al disegno di impianto a stanze dei Giardini Reali della Reggia. La valorizzazione dell'ex Campo di Marte, seguendo l'enciclica Laudato si' di Papa Francesco, facendo proprie le istanze di bellezza, inclusione sociale ed ecologia urbana, terrà conto della dimensione simbolica dei luoghi, migliorando in maniera significativa la sostenibilità ambientale e vivibilità della città di Caserta e allo stesso tempo perseguendo l'innovazione, nel rispetto della sostenibilità economica, sociale e ambientale degli interventi.

Sarà suddiviso in cinque ambiti: Parco della cura e sport academy, Parco della scienza per l'innovazione sostenibile e Villaggio dell'economia di Francesco, Parco delle Arti, Parco dell'Accoglienza, Parco della Biodiversità. Il primo sarà realizzato nell'area di nord-est, in prossimità dello stadio Pinto, avrà percorsi e aree tematiche legate a "Natura e Territorio" e "Persone e Spiritualità" con ampi spazi all'aperto e a verde, impianti e attrezzature sportive. Il secondo si svilupperà nella zona centrale del parco, là dove ci sono manufatti in muratura da recuperare e l'hangar, che per il suo straordinario valore simbolico potrà diventare uno spazio per eventi e luogo di innovazione con laboratori destinati alla ricerca e alla formazione gestiti in collaborazione tra istituzioni universitarie e centri di ricerca scientifica, operatori e imprenditori internazionali strategici per l'ecosistema locale dell'industria e dell'innovazione rispettosi dei principi del Regolamento tassonomia, delle politiche dell'Ue in tema di missions-oriented innovation e di Mensuram Bonam, luoghi per la produzione e la formazione basati sui precetti della Fraternal Economy, la Casa dei mestieri e dell'artigianato e il cosiddetto collaboratorio per la ricerca e innovazione sostenibile, uno spazio di innovazione per processi di trasferimento tecnologico e per l'incubazione di progetti imprenditoriali innovativi orientati alla ecologia integrale e alla sostenibilità, anche mediante utilizzo di tecnologie emergenti e clean tech.

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Il terzo sarà realizzato negli spazi a sud-ovest e ospiterà attività legate allo spettacolo e alla produzione culturale e tra questi un collaboratorio per la cultura e la creatività dedicato alla creazione di imprese culturali e creative, spazi per eventi musicali, uno spazio espositivo permanente e uno temporaneo. Il quarto posto a sud est avrà un collaboratorio per lo sviluppo umano Integrale legato al tema dell'ospitalità, dell'integrazione, dell'accoglienza, dell'innovazione sociale con attività e servizi di prossimità annessi alle funzioni sopracitate. Il quinto nell'area a nord-est, prevalentemente libera da edifici e a verde, ospiterà un parco naturale esperienziale aperto alle città e collegato al tessuto urbano circostante, un collaboratorio per la biodiversità realizzato attraverso la rigenerazione di un manufatto esistente dove si progetteranno e realizzeranno percorsi di co-progettazione e incubazione di nature-based solutions, attività connesse e funzionali alla ideazione e produzione di servizi ecosistemici. Questo il parco che verrà.
 

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