Smog, verde e rifiuti: Caserta è poco green

Capoluogo bocciato da Legambiente: è 88esimo

Smog, verde e rifiuti: Caserta è poco green
di Daniela Volpecina
Martedì 24 Ottobre 2023, 09:13
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Ecosistema urbano 2023, Caserta è 88esima nella graduatoria nazionale stilata da Legambiente e Ambiente Italia. Perde 21 posizioni rispetto all'anno precedente, superata in Campania da Benevento (59esima), Avellino (60esima) e Salerno (77esima). Fa peggio solo Napoli, precipitata al 98simo posto su 105 città.
Pesa sul risultato finale la somma dei valori negativi espressi dagli indicatori di riferimento: dalla qualità dell'aria alla ztl, passando per il trasporto locale, il verde pubblico, la dispersione idrica, la raccolta differenziata. Sono diciannove i parametri monitorati per stabilire le performance ambientali di ciascuna città e incrociati con i dati Istat, Ispra, Aci e con quelli comunali. Tra le criticità riscontrate ci sono innanzitutto l'eccessivo consumo di suolo, le perdite idriche dovute a sprechi e guasti periodici e un patrimonio green sempre più esiguo.

Appena 6,5 alberi per ogni 100 abitanti a fronte dei 117 di Modena e i 99 di Cremona. Sorprende anche il numero delle vittime della strada circa 3,3 per ogni mille abitanti che fa il paio con un tasso di motorizzazione davvero elevato di 63,395 automobili ogni 100 abitanti.

La grande concentrazione di veicoli incide anche sull'inquinamento ambientale: per le Pm10, immesse in atmosfera dai gas di scarico delle auto, riscontrata una media dei valori annui di circa 25,000 microgrammi per metro cubo.

E poi la raccolta differenziata ferma al 54%, i rifiuti prodotti (513,229 Kg pro capite) che confinano il capoluogo al 59esimo posto e gli impianti ad energia solare sugli edifici pubblici che non decollano. Il dato emerso è di 1,140 kW per ogni mille abitanti, poca cosa rispetto ai 30,9 kW di Padova e ai 27,7 kW di Oristano.
Caserta bocciata poi anche sul fronte della mobilità urbana: 95esima per l'offerta del trasporto pubblico locale e 98esima per i fruitori del servizio. Appena 6,8 metri quadrati di isola pedonale per ogni 100 abitanti e solo 1,970 metri di piste ciclabili anche se su questo fronte c'è da sottolineare che l'amministrazione comunale ha ottenuto finanziamenti per un ulteriore percorso di oltre undici km di ciclovie che dovrebbero vedere la luce nel prossimo triennio.

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«Da questa indagine sullo stato di salute dei capoluoghi italiani fa notare Gianfranco Tozza, presidente provinciale di Legambiente giunta alla 30esima edizione, emerge che Caserta è sempre meno green. Rispetto ad una media generale del 56,4 per cento raggiunta dalle altre realtà nelle diverse macro aree prese in considerazione, la città della Reggia si ferma al 45,16 per cento, ben undici punti percentuali in meno. Salta subito all'occhio il fatto che non ci siano progressi sulla raccolta differenziata e l'assenza di un dato sulla qualità dei rifiuti inviati alle piattaforme di conferimento e su quanto viene realmente accettato da queste ultime, ci fa temere che la percentuale sia inferiore a quella indicata». Preoccupanti per Legambiente anche i dati sulle risorse idriche sprecate, sulla graduale scomparsa degli alberi (abbattuti perché malati o a rischio crollo, messi ko dagli eventi meteorologici avversi, quasi sempre orfani di interventi di manutenzione, controllo e monitoraggio) e in particolare sul livello di urbanizzazione.
«Caserta spiega Tozza fa registrare un aumento del consumo di suolo, pari al 24,93 per cento del territorio, e ciò a fronte di un decremento della popolazione e di una riduzione dell'occupazione delle abitazioni che si attesta invece al 73,1 per cento. Il quadro che emerge è quindi quello di un uso non efficiente del suolo dovuto a politiche urbanistiche sbagliate».

Per il presidente provinciale di Legambiente, l'Urbanistica è al centro di tutti gli indicatori: «La qualità di vita di un territorio dipende in gran parte da come viene progettata la città. Se si considera che Caserta non ha ancora un Puc (Piano urbanistico comunale) e di conseguenza non ha un piano mobilità e neanche una definizione degli spazi da destinare a verde urbano, è evidente che si ritroverà a fare i conti sempre con gli stessi problemi e le stesse criticità che la condanneranno a rimanere sempre in fondo alle classifiche».

«La fotografia della situazione di Caserta che è emersa nell'indagine - commenta l'assessora Carmela Mucherino - ci fa capire che alcuni obiettivi che questa amministrazione si è posta sono proprio volti ad affrontare i punti più critici. Il dato sulla Ztl mostra scelte corrette ponendoci alla quinta posizione, registrate positività anche in termini di PM2.5 e ozono e lievi miglioramenti anche in termini di raccolta differenziata rispetto al precedente anno. Nel campo della dispersione idrica, il finanziamento ottenuto di 23,8 milioni potrà finalmente sostituire un sistema idrico vetusto che attualmente disperde più del 50% della risorsa idrica; per quanto attiene le piste ciclabili abbiamo ottenuto finanziamenti per realizzare 18 km e stiamo partendo già con lavori a via G.M. Bosco; nel campo isole pedonali, sta per partire una sperimentazione di isola pedonale a via Mazzini mentre per il trasporto pubblico, la società Air Campania ha stanziato fondi per la sostituzione di tutto il parco autobus in un'ottica sostenibile. Inoltre - conclude Mucherino - i progetti già avviati per l'efficientamento energetico, ottenuti nell'ambito del Pnrr, permetteranno di aumentare gli impianti fotovoltaici del comune. Siamo riusciti ad avviare una programmazione che vedrà per i prossimi anni un'attenzione particolare al tema della sostenibilità».
 

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