Torna «L'amica geniale», Il centro diventa un set

Le riprese nello storico Circolo Nazionale

Il set dell'Amica geniale
Il set dell'Amica geniale
di Emanuele Tirelli
Venerdì 3 Marzo 2023, 09:16 - Ultimo agg. 4 Marzo, 08:18
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Caserta in tv. Non sarà la prima volta ma la speranza è che non sia l'ultima in questa dimensione. Tutto nasce dalla periferia est di Napoli, dove il Rione Luzzati è incorniciato per gran parte dalla linea ferroviaria. Quel rione è diventato luogo di grande interesse soprattutto dopo la serie tv «L'amica geniale», costruita sui romanzi di Elena Ferrante e prodotta da Rai-Hbo. Adesso ci sono le riprese della quarta e ultima stagione diretta da Laura Bispuri, che arriva da «Storia della bambina perduta» edito da Edizioni E/O. Ed è altrettanto noto che il quartiere televisivo sia stato ricostruito fin dall'inizio a Caserta, nell'area ex Ucar. Sei ettari che ne fanno il set più grande d'Europa.

Ma da mercoledì la troupe si è spostata nel centro della città, in piazza Dante, soprattutto all'interno del Circolo Nazionale, tant'è che il traffico veicolare ha subito alcune variazioni per consentire le riprese: via Battisti e primo tratto del corso Trieste compreso tra via Gasparri e piazza Dante. Il set ha rivelato un'ambientazione anni Ottanta, ma questa stagione coprirà un arco temporale che arriva fino al 2010. E quello interno è inaccessibile ai non addetti ai lavori, blindatissimo, per impedire a chiunque di svelare, senza controllo, le nuove informazioni della storia che vede protagonisti i personaggi di Elena Greco e Lila Cerullo, interpretate, da grandi, da Alba Rohrwacher e Irene Maiorino.

Ma il pubblico sapeva già della Rohrwacher.

L'attrice è infatti la voce narrante della fiction fin dal primo episodio della prima stagione, e nell'ultima puntata della terza appare allo specchio come riflesso della giovane Lenù. Quello che invece appare luminoso è il legame tra la serie e Caserta, in una dimensione di slancio per l'economia del territorio e di grande attenzione da parte dei media. «Palazzi, quartieri e borghi di Caserta sono stati scelti tra le tante possibili location, questo perché la nostra città è suggestiva, piena di storia e accogliente», hanno detto da Palazzo Castropignano. Ed è un punto di partenza sul quale lavorare affinché la scelta di una grande produzione internazionale si ripeta ancora in una forma tanto robusta. Anche perché albergatori, ristoratori e commercianti hanno potuto beneficiare di questa presenza.

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Numerose maestranze non sono state di passaggio bensì stanziali. E i curiosi, gli appassionati, potrebbero non essere da meno. Un indotto che va alimentato e accompagnato. Che accanto ai siti di interesse storico, anche loro già interessati dalla macchina da presa, può usufruire di un'ulteriore slancio. «Partiremo da questo per creare molto altro, perché quello che sta succedendo a Caserta in questi anni e che sta per accadere nuovamente in questi giorni è solo l'inizio di un processo di valorizzazione culturale e artistica da una parte ed economica dall'altra», aveva detto l'amministrazione comunale annunciando le riprese. Quello dell'accoglienza è uno dei grandi temi di Caserta, sempre attuale. E le trasformazioni annunciate dal Piano triennale delle opere pubbliche potrebbero contribuire a valorizzarne un volto pieno di rughe.
 

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